Passo avanti a Bruxelles per la proposta di riforma delle
regole Ue sull'agricoltura biologica, che ha l'obiettivo di elevare gli
standard Ue e di armonizzare la situazione fra i diversi Stati membri. A
prendere posizione l'Europarlamento, con un voto in commissione Agricoltura che
punta su controlli annuali mirati lungo l'intera filiera per evitare frodi, ma
boccia valori limite per la presenza di pesticidi. Un punto quest'ultimo
rilevante per l'Italia, leader in Europa nel settore e che una soglia limite la
prevede.
"Non vogliamo che alcuni Paesi fissino dei limiti per
le sostanze autorizzate e altri no" ha spiegato Martin Hausling, il
relatore tedesco dei verdi, che ha incassato 33 voti a favore, 4 contrari e 7
astensioni. La logica adottata dal Parlamento Ue è invece quella delle misure
precauzionali, per cui un prodotto può essere venduto come biologico se la
contaminazione da sostanze non autorizzate è avvenuta (ad esempio tramite il
vento) nonostante l'agricoltore abbia seguito tutte le regole.
In caso di negligenza ripetuta inoltre, il produttore perde
la certificazione bio. Sarà la Commissione Ue, se necessario, a formulare una
proposta su eventuali soglie limite dopo il 2020. Fra i punti 'caldi' anche
l'import: secondo l'Europarlamento il principio attuale dell'equivalenza delle
regole con i Paesi terzi dovrà essere sostituito da quello della conformità.
Gli accordi attuali che ancora non prevedono gli stessi standard, come quello
con gli Usa, dovranno essere rivisti nel giro di cinque anni. L'Europarlamento
è quindi pronto ai negoziati sulla riforma dell'agricoltura bio con Commissione
e Consiglio Ue.
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