Il ministero delle Politiche agricole ha reso noto, nello
specifico, le più importanti misure per il comparto agricolo inserite nella
legge di stabilità, per un totale di oltre 800 milioni di euro.
“La legge di stabilità è tra le più agricole degli ultimi
anni – sottolinea soddisfatto il ministro Maurizio Martina – abbiamo lavorato
per tutelare il reddito delle imprese con sostegni concreti e immediati a
partire dall'eliminazione dell'Irap e dell'Imu sui terreni.
Meno tasse e più semplificazione e investimenti per
sostenere un settore strategico anche per la lotta alla disoccupazione. Le
misure messe a punto consentono di investire oltre 800 milioni di euro,
segnando così una delle azioni più forti che si siano mai fatte negli anni a
sostegno del settore primario”. Analizzando nello specifico le misure, la parte più corposa
riguarda i 600 milioni di euro destinati alla cancellazione di Irap e Imu sui
terreni, che produrranno benefici in termini fiscali, destinando così maggiore
risorse a investimenti e aumento dell'occupazione. 140 milioni andranno invece
a finanziare le assicurazioni contro le calamità naturali, con un programma di
agevolazioni in due anni.
La terza misura più importante per importo di spesa riguarda
invece il rinnovo delle macchine agricole, con un fondo da 45 milioni di euro,
creato presso l'Inail, destinato così a finanziare gli investimenti per
l'acquisto o il noleggio con patto di acquisto di macchine o trattori agricoli
e forestali, in modo da innalzare così gli standard di sicurezza a favore dei
lavoratori e l'abbattimento di emissioni inquinanti.
Viene poi confermato l'aumento della compensazione Iva,
dall'8,8% al 10% per i produttori di latte fresco, con un risparmio fiscale
conseguente per le aziende del settore, che vale circa 0,5 centesimi di euro
per litro venduto. La misura vale 32 milioni di euro.
L'ultima misura va nella direzione di una razionalizzazione
degli enti collegati al Mipaaf. Infatti, dopo l'accorpamento di Cra e Inea nel
nuovo Crea, per favorire una maggiore efficienza amministrativa e un più rapido
accesso al credito delle imprese agricole, la legge di stabilità prevede
l'incorporamento dell'Istituto sviluppo agroalimentare (Isa) e la Società
gestione fondi per l'agroalimentare (Sgfa) all'interno di Ismea.
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