Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali
e Agea hanno adottato tutti i provvedimenti necessari per semplificare al
massimo il regime dei cosiddetti "piccoli agricoltori" definito dalla
nuova Politica agricola comune europea. Lo annuncia, un una nota, il ministro
delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina nel precisare
che la scelta coinvolge 550 mila agricoltori italiani che potranno così
beneficiare di vantaggi evidenti: meno burocrazia e taglio degli adempimenti
amministrativi, esonero dal greening e dalla condizionalità.
Dal 2016, poi, non sarà più necessario ripresentare la
domanda se non cambia nulla in azienda. Gli aiuti spettanti a queste piccole
imprese ammontano complessivamente a circa 290 milioni di euro, che potranno
essere gestiti con maggiore semplicità anche dall'Amministrazione senza
rinunciare ai doverosi controlli nella fase di erogazione, anzi rafforzando
questa operatività. "Abbiamo fatto una scelta forte - ha dichiarato il
Ministro Maurizio Martina - in coerenza con il nostro programma di
semplificazioni "Agricoltura 2.0", con la quale puntiamo ad un taglio
netto delle 100 giornate che le imprese agricole spendono in burocrazia. Con
questa operazione i piccoli agricoltori non dovranno perdere più tempo e
risorse dietro a adempimenti amministrativi. Se non cambia nulla in azienda
riceveranno gli aiuti fino al 2020 senza altre domande.
Non ci fermiamo qui: abbiamo già chiesto al Commissario Ue
Phil Hogan di rendere più semplici le regole della Pac in una revisione da fare
in tempi brevi".
Per facilitare l'adesione al nuovo sistema semplificato,
tutti gli agricoltori che nel 2015 riceveranno un aiuto stimato inferiore a
1.250 euro, sono stati inseriti automaticamente nel "regime dei piccoli
agricoltori" e continueranno così a ricevere lo stesso aiuto senza
ulteriori adempimenti fino al 2020. Anche chi ha diritto ad un aiuto superiore
a 1.250 euro, può scegliere di optare per il sistema semplificato richiedendolo
entro il 15 ottobre 2015 ad Agea o agli organismi pagatori regionali, secondo
le modalità operative disponibili sui siti degli enti.
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