Il Cno, Consorzio nazionale degli olivicoltori il 3 luglio
ha riunito a Giovinazzo, in provincia di Bari, i protagonisti della filiera
dell’olio di oliva. Erano presenti tutte le organizzazioni economiche, le quali
si sono confrontate per parlare del nuovo piano olivicolo, definitivamente
varato il giorno prima dal Parlamento, con una dotazione iniziale di 32 milioni
di euro, destinata a crescere grazie all’intervento di ciascuna Regione, cui
spetta il compito di declinare ed attuare le linee guida nazionali con un
programma applicativo regionale.
“Il nostro è un settore trainante, in molte regioni" ha
detto Gennaro Sicolo, presidente del Cno e regista dell’operazione coesione
della filiera. "In Italia ci sono 200.000 imprese agricole professionali
che operano nel settore dell’olio di oliva - ha aggiunto - e l’industria
olearia italiana ha un fatturato annuo di oltre 3 miliardi di euro. Paesi come
il Marocco, la Tunisia e la Spagna investono massicciamente per la
competitività del settore. Solo l’Andalusia ha stanziato una dotazione di 300
milioni di euro con il Psr 2014-2020".
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