"Non permetteremo che venga svilito e deprezzato un
intero settore e continueremo la nostra battaglia a difesa delle produzioni
lattiero-casearie 'vere' e non costruite in laboratorio. Perché la decisione
della Commissione europea si tradurrebbe in un inganno a danno dei consumatori,
oltre ad una evidente concorrenza sleale nei confronti dei trasformatori che
utilizzano esclusivamente latte fresco". Lo afferma il presidente della
Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, all'indomani dell'invio da parte della
Commissione dell'Unione Europea di una diffida all'Italia per chiedere la fine
del divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e
latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari previsto storicamente
dalla legge nazionale. "In pratica l'Unione Europea - si legge nella nota
- vuole imporre all'Italia di produrre 'formaggi senza latte' ottenuti con la
polvere". "Una caratteristica distintiva e straordinaria della
produzione lattiero-casearia pugliese - aggiunge Angelo Corsetti, Direttore di
Coldiretti Puglia - è la sicurezza alimentare e la qualità che esprime. Le
nostre stalle sono le più controllate al mondo (in media un controllo, diretto
o in auto controllo, settimanale) e offrono un latte dalle elevate
caratteristiche nutrizionali. Per quanto riguarda la qualità, è da sottolineare
come oltre il 45% delle nostre produzioni serve a realizzare i migliori
formaggi del mondo la cui qualità e distintività e strettamente legata alla
produzione di latte dei nostri territori". "Per questo - annuncia
Coldiretti Puglia - stiamo organizzando una intera giornata ad Expo a Milano
dedicata alle produzioni lattiero-casearie pugliesi il 23 luglio
prossimo". In Puglia a fronte dei 1.939 allevamenti che producono 3,6
milioni di quintali di latte bovino, le importazioni di latte dall'estero
raggiungono i 2,7 milioni di quintali, e i 35mila quintali di prodotti
semi-lavorati quali cagliate, caseine, caseinati e altro, utilizzati per fare
prodotti lattiero-caseari che vengono, poi, 'manipolati' e trasformati in
prodotti lattiero-caseari "Made in Puglia".
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