C’è forte preoccupazione tra i produttori di pomodoro per il
perdurare delle temperature superiori a 40 gradi da oltre dieci giorni, che
rischiano di compromettere le coltivazioni. E’ quanto è emerso dalla riunione,
convocata d’urgenza a Palazzo della Valle, della Federazione nazionale pomodoro
da industria di Confagricoltura, con l’obiettivo di tracciare un primo bilancio
della campagna nazionale in corso.
I problemi riguardano sia il pomodoro che sta per essere
raccolto, danneggiato da lessature e scottature, sia quello medio-tardivo, che
mostra una preoccupante carenza di allegagione. A questo si aggiunge
l’infestazione di Orobanche, una pianta parassita che già da diversi anni ha
invaso il Tavoliere della Puglia. Tutto questo si traduce inevitabilmente in
una diminuzione delle rese e di conseguenza in un forte calo della quantità
prodotta che, in alcune aree particolarmente colpite, può anche arrivare sino
al 40-50% in meno di quella stimata.
“Nonostante questo – ha evidenziato il presidente della
Federazione nazionale di Confagricoltura Marco Nicastro – si segnalano già
riduzioni ‘ingiustificate sui prezzi dei pomodori in corso di raccolta. Una
situazione assolutamente anomala, considerata la riduzione dell’offerta. Sono
però fiducioso e mi auguro che il buon senso e la collaborazione dei due
Distretti del pomodoro da industria, quello del Nord e quello del Centro Sud
d’Italia, al banco di prova per il primo anno, riesca a non penalizzare i
produttori di uno dei simboli più noti del Made in Italy agroalimentare”.
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