Una novità assoluta in Calabria, e che in Italia vanta già
importanti esperienze in diverse regioni. L'agricoltura sociale sta sempre più
prendendo piede, sotto la spinta di una società che cambia, e la Federazione
agricoltori piccole imprese della Calabria rilancia questa opportunità.
"Proviamo a pensare cosa significherebbe intraprendere l'innovativa strada
dell'agricoltura sociale in Calabria. Terreni fino ad oggi inutilizzati
darebbero vita ad aziende agricole, agriasili e fattorie per dare occupazione a
persone in difficoltà, portatori di handicap, ex detenuti. Un progetto
fortemente sostenuto dalla Federazione Agricoltori piccole imprese Calabria e
per il quale daremo sin da ora il nostro sostegno alla Regione Calabria che,
attraverso il consigliere regionale Mauro D'Acri, ha previsto specifici
interventi nella nuova programmazione regionale del Psr" - spiega il
coordinatore regionale Fapi Cristian Vocaturi.
In Italia, L'esperienza dell'agricoltura sociale cinque anni
fa contava circa 500 aziende agricole. In calabria, ad oggi, l'agricoltura
sociale è quasi inesistente: le esperienze si contano sulle dita di una mano,
mentre in regioni come la Sicilia, per esempio, si contano oltre 70 imprese
agricole gestite da ex detenuti, associazioni no profit e istituti penitenziari
(dati Rete Rurale Nazionale). "L'agricoltura sociale si può considerare un
nuovo modello di sviluppo a forte carattere etico. Un approccio all’agricoltura
responsabile che, oltre a produrre beni agro-alimentari, svolge un’attività
sociale attraverso l’inserimento lavorativo in azienda o il recupero
terapeutico di soggetti socialmente deboli e svantaggiati. Una nuova frontiera
dell'agricoltura, multifunzionale ed ecosostenibile, insomma. Solo nel
territorio della Sibaritide, a forte vocazione agricola e con un alto tasso di
disoccupazione, dove insistono ampi terreni non coltivati o abbandonati, si
potrebbe dare una opportunità di inserimento a decine di persone in situazioni
difficoltà. Non solo, si potrebbero mettere in atto attività di inclusione e
servizi educativi, terapeutici e riabilitativi, sino ai servizi per gli anziani
e per l’infanzia in età prescolare".
"Come Fapi Calabria - conclude Cristian Vocaturi - ci
auguriamo una proficua sinergia tra ambiente rurale ed urbano attraverso
partenariati pubblico/privati e per questo ci faremo promotori, nel territorio
di Cassano e della Sibaritide di incontri concreti in questa direzione che
coinvolgano la Regione Calabria, gli Enti locali e le Diocesi".
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