L’olivicoltura lucana sarà valorizzata e tutelata attraverso
una nuova normativache sostituisce quella sino ad oggi vigente e che risaliva
al 2002. E’ quanto stabilito dal Disegno di legge approvato in serata dal
Consiglio regionale di Basilicata. La nuova norma, che interessa
particolarmente oltre 32.000 aziende che operano su circa 27.000 ettari di
territorio (6% della SAU), il cui titolo è “Disciplina concernente la tutela e
la promozione dell’olivicoltura regionale e norme per l’abbattimento e il
taglio degli alberi di olivo” si compone di dodici articoli. “L’importanza di
favorire le produzioni di alta qualità- ha fatto presente l’assessore regionale
alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia - assieme all’esigenza di
semplificare le procedure per l’estirpazione degli olivi non secolari che
ricadono in zone non vincolate (saranno varate apposite linee guida) e che si
dimostrano essere improduttivi o gravemente danneggiati da organismi
nocivi,trovano un compendio in questo provvedimento che ha visto impegnati gli
Uffici dipartimentali e le competenti Commissioni consiliari. Il testo che oggi
è stato approvato a larghissima maggioranza, sul quale c’è stata un’ampia convergenza
di tutti gli operatori del settore e delle associazioni di categoria) può
essere considerato adeguato alle esigenze e alle aspettative del territorio
rurale regionale e degli operatori del settore”. La legge prevede tra l’altro,
la composizione di una commissione tecnica permanente che vedrà coinvolti oltre
al Dipartimento Politiche Agricole e Forestali, anche Il Dipartimento Ambiente,
l’Alsia, l’Università di Basilicata ed i rappresentanti delle organizzazioni
dei Produttori Olivicoli lucani e dei titolari dei frantoi che in Basilicata
sono oltre 140, con il principale compito di redigere il programma triennale
delle attività che dovrà necessariamente essere in linea con il Piano Olivicolo
Nazionale di recente approvazione e contenere le azioni di tutela,
valorizzazione e promozione del settore olivicolo lucano che oggi produce circa
31.500 tonnellate di olive e circa 6.000 tonnellate di Olio. Il testo di legge,
inoltre, prevede una idonea difesa fitosanitaria che deve essere sostenibile,
la conservazione degli ulivi secolari, l’ottenimento di marchi di qualità e di
origine; la valorizzazione del germoplasma olivicolo regionale; la
realizzazione di nuovi impianti di oliveti. “ Dobbiamo puntare a sostenere la
ricerca, la sperimentazione e la divulgazione - ha aggiunto Braia- oltre a una
significativa aggregazione di produttori per dare luogo a utili filiere e
formare nuovi addetti al comparto. A tal proposito l’auspicio è che
l’approvazione di questa importante Legge stimoli ulteriormente la realizzazione
di quel consorzio unico regionale dei produttori ed il percorso teso
all’ottenimento di un marchio unico collettivo di olio extravergine di oliva
denominato “Lucano” per poi arrivare al riconoscimento del Marchio Igt
,condizioni che se realizzate porteranno significativi successi all’oro giallo
di Basilicata.
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