L'Unione vuole cancellare la legge made in Italy sul divieto
di utilizzo di latte in polvere per i prodotti lattiero caseari. Il Consorzio
del Pecorino DOP Toscano ritiene l'idea sconcertante è sollecita
un'etichetta,che dica la verità "vera" ai cittadini,affinché sappiano
come un formaggio viene realizzato. Coldiretti,però basandosi su voci, attacca
duramente Assolatte,che si dice essere ispiratrice dell'intervento UE,e per il
Presidente Moncalvo, quelli che chiedono all’Unione Europea di produrre il
“formaggio con la polvere” sono - precisa Moncalvo - gli stessi che sottopagano
il latte agli allevatori italiani con prezzi che non coprono neanche i costi
dell’alimentazione del bestiame. Una manovra che - spiega Moncalvo - fa comodo
a chi vuol continuare ad importare prodotti dall’estero da spacciare come Made
in Italy per la mancanza di un adeguato sistema di etichettatura sull’origine
dei prodotti lattiero caseari.
Controcanto di CIA,con il Presidente Scanavino che ritiene
sia necessario non perdere la bussola,perché ... È bene chiarire innanzitutto che
il latte in polvere non può essere utilizzato, per la produzione di prodotti a
denominazione di origine protetta. Parmigiano, Grana Padano, Mozzarella di
bufala, Pecorino, Asiago, Provolone e tutti gli altri 50 prodotti caseari ‘made
in Italy’ restano estranei a questa vicenda”.
Sono queste le produzioni che utilizzano gran parte del
latte trasformato e dove i disciplinari non prevedono il latte in polvere. Per
gli altri prodotti, qualora anche le prossime riunioni a Bruxelles dovessero
tradursi in un nulla di fatto per l’Italia, resta l’obbligo di indicare un
eventuale utilizzo di latte in polvere tra gli ingredienti.
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