Arriva il Manifesto della green economy per l'agroalimentare
in occasione di Expo, che punta a proporre alcuni indirizzi del modello
italiano con il merito di aver saputo coniugare elevata qualità, tipicità e
territori. Ad averlo elaborato sono i gruppi di lavoro degli Stati Generali
della Green Economy, approvato al Consiglio Nazionale della Green Economy che
raggruppa 65 organizzazione di imprese green.
''Questo Manifesto - ha detto Edo Ronchi, Presidente della
Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, organismo di supporto del Consiglio
nazionale della green economy - espone il punto di vista della green economy
sulla produzione agroalimentare, con proposte sui temi cruciali per
l'agricoltura di oggi, in modo da contribuire a un dibattito nazionale e
internazionale''. Quanto alle relazioni tra l'agroalimentare italiano e la
green economy, il Manifesto sottolinea che la produzione di energia rinnovabile
di origine agricola è cresciuta da 6 a 7,8 milioni di Tep tra il 2010 e il
2012, oltre 21.500 aziende agricole possiedono impianti per la produzione di
energia rinnovabile, ma anche che in due anni sono cresciute del 48% le frodi
alimentari e il consumo di suolo avanza a un ritmo di 55 ettari al giorno.
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