Numeri alla mano, che il mondo agricolo attiri
sempre più giovani è certamente un trend ormai conclamato. Il comparto
primario, in un contesto economico generale che a livello italiano denota
notevoli difficoltà a livello occupazionale, rappresenta un approdo di sicuro
interesse e senza ombra di dubbio stimolante per tutti coloro che intendano
cimentarsi in un’attività imprenditoriale oppure dedicarsi al lavoro nei campi
all’interno di una delle tante realtà aziendali che operano lungo la penisola.
Anche nel primo scorcio del 2016 si conferma l’appeal rivestito
dall’agricoltura nei confronti dei giovani italiani.
Sulla scorta dei dati diffusi da Coldiretti,
frutto di un’analisi condotta su ricerche effettuate da Unioncamere, quasi il
10% delle nuove imprese condotte da imprenditori under 35, sorte durante
il secondo trimestre del corrente anno,
è attivo nel settore agricolo. Il comparto primario, ancora una volta, si conferma sul podio delle preferenze dei
nuovi capitani d’impresa, come il settore più gettonato dai giovani dopo il
commercio.
Nell’arco temporale preso in considerazione
dallo studio, nelle campagne italiane sono state create ben 3051 imprese
condotte da under 35. E un dato interessante riguarda gli imprenditori agricoli
di prima generazione: quasi un’azienda agricola su tre nate in questo periodo è
condotta da giovani che rappresentano una nuova generazione di contadini,
allevatori, pescatori e pastori. Insomma, nessuna tradizione di famiglia che si
tramanda ma semplice ed autentico spirito di avventurarsi in un settore
complicato ma ricco di potenziali soddisfazioni da parte di giovani che
provengono da vissuti familiari e sociali differenti. Scelte di vita coraggiose
che costituiscono un’autentica linfa vitale per tutto il comparto.
Studi elaborati dalla Coldiretti evidenziano
come tra le new entry il 50% sono laureati, il 57% ha apportato innovazione, il
74% è orgoglioso del lavoro fatto e il 78% è più contento rispetto a prima.
Peraltro, le statistiche dicono che la scelta di diventare imprenditore
agricolo è stata apprezzata nel 57% dei casi anche dalle persone vicine, ossia
genitori, parenti, compagni o amici. E ancora, le aziende agricole dei giovani
possiedono una superficie superiore di oltre il 54% rispetto alla media, un
fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in
più. Tanti passi devono ancora essere compiuti per registrare un significativo
ricambio generazionale nei campi italiani ma il percorso virtuoso sembra più
che tracciato.
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