Con l’inizio della raccolta delle olive sono quasi diecimila
gli agricoltori italiani che con i trattori sono scesi in piazza alla storica
mobilitazione per salvare l’oro verde Made in Italy, nella Giornata nazionale
dell’extravergine italiano in corso fuori e dentro il Mandela Forum di Firenze
in Toscana, scelta perché è la regione con l’immagine più sfruttata per
spacciare l’olio di oliva straniero come italiano. “Avete preso i nostri
marchi, non vi daremo le nostre piante”, “Chi acquista ha il diritto di sapere
se quello che compra è veramente fatto in Italia”, “Più trasparenza”, Spremiamo
l’olio non i produttori” e “Stop agli inganni, salviamo il Made in Italy”, sono
alcune delle richieste che si leggono sui cartelli e sugli striscioni. Sotto
accusa la concorrenza sleale, le speculazioni, la mancanza di trasparenza e le
truffe e gli inganni che mettono a rischio il futuro del prodotto più
rappresentativo della dieta mediterranea. È già iniziata la spremitura delle
olive ed è tutto pronto per far degustare per la prima volta l’olio nuovo dell’annata
2016/2017 proveniente dalle diverse regioni con le valutazioni di esperti
assaggiatori. Focus sulle truffe dell’olio con una apposita area per le
dimostrazioni dal vivo delle frodi e degli inganni più frequenti ma pronto
all’azione c’è anche il tutor dell’extravergine per guidare nell’ acquisto e
nel consumo, anche al ristorante. Ci sono le piante di ulivo delle centinaia di
varietà di cui è ricca l’Italia e tutti gli oli delle diverse regioni che hanno
fatto conquistare al Belpaese la leadership mondiale nella qualità. Le
proprietà dell’olio di oliva, infine, sono oggetto dell’open space dedicato
all’innovazione con eclatanti curiosità, dall’olio di oliva più costoso al
mondo a quello hi-tech, ma anche le novità in cucina e nella cosmetica.
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