La Commissione europea ha suddiviso il
pacchetto dei 500 milioni destinati a riequilibrare il settore: 150 milioni per
ridurre la produzione di latte e 350 agli Stati membri per sostenere le piccole
aziende agricole e gli allevatori.
150 milioni di euro di aiuti finanziari
destinati alla riduzione della produzione di latte e 350 milioni di euro di
dotazioni nazionali destinate agli Stati membri per sostenere in particolare le
piccole aziende agricole e gli allevatori impegnati in azioni che
contribuiscono alla sopravvivenza delle aziende agricole e alla stabilizzazione
del mercato.
Questi i particolari delle misure di sostegno
agli agricoltori del valore di 500 milioni di euro presentate il mese scorso,
definiti dalla Commissione europea il 26 agosto 2016 a seguito di una riunione
con gli Stati membri.
Phil Hogan, commissario europeo per
l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: "Il piano di aiuti per
ridurre la produzione di latte è particolarmente importante per me, perché costituisce
una vera risposta a un problema esistente sul mercato europeo. Sono sicuro che
questa misura potrà contribuire in modo significativo ad aumentare la fiducia
dei mercati e che ciò porterà ad un aumento dei prezzi per i produttori
lattieri europei".
Gli agricoltori che decideranno di partecipare
al programma riceveranno una contropartita finanziaria per il latte non
prodotto, con l'obiettivo finale di riequilibrare il mercato. Sono stati
chiariti i dettagli tecnici, come le diverse date limite, la riduzione massima
ammissibile agli aiuti, le regole riguardanti i controlli, ecc.
Per quanto riguarda gli aiuti diretti per 350
milioni di euro, sono state confermate le opzioni per l'impiego delle somme
ricevute.
Gli Stati membri hanno votato le proposte
della Commissione di estendere l'intervento pubblico e gli aiuti all'ammasso
privato per il latte in polvere e di estendere l'autorizzazione a concludere
accordi volontari sulla produzione lattiera (articolo 222).
Si sono anche espressi sulle proposte relative
agli aiuti diretti accoppiati per il settore lattiero e sugli anticipi in
materia di aiuti diretti e sviluppo rurale.
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