
È il deputato di Italia viva Luigi Marattin a ribare
l’esigenza di abolire le microtasse contenute nella manovra, come la stretta
sulle auto aziendali, la sugar tax e la plastic tax. A SkyTg24 suggerisce anche
una soluzione: visto che le risorse sono limitate e non possono cambiare i
saldi della manovra, si potrebbe di spostare dal 1 luglio al 1 ottobre il
taglio del cuneo fiscale, di abolire la quota 100 e di incidere in modo più
deciso sulle spese pubbliche.
E all’AGI commenta: “Le nostre proposte le facciamo senza
drammi, non sono né strappi né ricatti. Le metteremo sul tavolo della
maggioranza con l’unico obiettivo di fare il bene del Paese”. Proposte che,
continua Marattin, “sono tutte a saldo zero, ossia andranno a coprire i mancati
introiti che deriverebbero dall’abolizione di queste microtasse”. “Noi pensiamo
che facendo slittare il taglio del cuneo fiscale si possano risparmiare 1,5
miliardi. Quanto alla spending review, Marattin ricorda che negli ultimi 10
anni i consumi intermedi sono saliti da 86 a 100 miliardi mentre, osserva, i
contratti della pa sono rimasti a 172 miliardi. “Sarebbe quindi necessaria una
stretta più forte su alcuni capitoli di spesa per evitare l’introduzione di
microtasse, come la plastic tax che vale 1 miliardo e la sugar tax 300
milioni”.
Ma il capo politico del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio,
difende con forza la misura: “La plastic tax, come la chiamano, serve a questo.
Serve a dare una scossa, serve a invertire la rotta. Non promuovi l’ambiente
parlando, lo promuovi facendo delle scelte. I soldi di uno Stato non sono
infiniti, vanno re-distribuiti e la politica serve a questo, appunto, a fare
delle scelte”, scrive su Facebook. Per Di Maio il M5s “la sua scelta l’ha fatta
tanto tempo fa: difendere l’ambiente, introdurre nuovi meccanismi per rimettere
la nostra economia su un binario più sostenibile e continuare a crescere”.
E dopo aver imputato agli altri partiti di essersi solo
riempiti la bocca con i temi ambientali, mentre “trivellavano i mari,
inauguravano nuovi inceneritori, rievocavano il nucleare”, oggi, dice, per la
prima volta c’è un governo che ci mette la faccia. Che ai cittadini ha promesso
un Green New Deal, un grande piano per l’ambiente: vero, concreto, davvero per
il futuro dei nostri figli e delle nostre imprese, per renderle piu’
competitive sui mercati internazionali”.
Nicola Zingaretti chiede che si plachino i toni: “Stop a
furbizie, ipocrisie e sgambetti” il governo va avanti “solo con il gioco di
squadra”, o meglio “solo condividendo questo spirito è utile andare avanti”,
scrive su Facebook il segretario dem rivolgendosi agli alleati di governo,
avvitati da giorni in polemiche sulla manovra economica. “Gioco di squadra,
impegno per lo sviluppo e il lavoro, lotta alle disuguaglianze sociali,
rivoluzione verde, scuola e formazione. L’Italia dalla maggioranza e dal
Governo si aspetta questo. Solo così si sconfigge la destra, dando risposte e
speranza alle persone. Stop furbizie, ipocrisie, sgambetti, litigi, piccolezze.
Ora è tempo di credibilità per ricostruire fiducia e speranza. Il Partito
Democratico lavora per questo”.
Nel Pd oltre all’invito ad abbassare i toni, ci sono voci
discordanti. Il governatore della Toscana Enrico Rossi dice che avrebbe
preferito “una tassa sui redditi e sui patrimoni più ricchi, su quel 10 per
cento di italiani che in questi anni ha accresciuto le proprie ricchezze. Così
aveva proposto anche Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. Ma la
paura di essere tacciati come gente di sinistra ci ha impedito di fare questa
battaglia. Così, ora siamo attaccati e siamo privi pure del nostro argomento
fondamentale da mettere in campo: fare giustizia sociale e ridistribuire la
ricchezza. è l’argomento dell’eguaglianza che è la ragione stessa di esistenza
della sinistra”.
Ma richiede di rivedere la plastic tax anche il governatore
dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Una richiesta che ha ragioni profonde.
L’Emilia è una vera e propria ‘packaging valley” con 228 aziende (oltre un terzo
delle imprese italiane del settore) , quasi 17mila addetti ed un fatturato di
4,4 miliardi di euro pari al 61,9% del totale nazionale.
Le polemiche sulla manovra hanno suscitato lo stupore del
ministro dell’Economia Roberto
Gualtieri: “Mi sorprende una maggioranza che sembra fare propaganda
contro la propria legge di bilancio anche perché, com’è noto, era il frutto di
un lavoro collegiale ampiamente condiviso”. Parole che il ministro affida a La
Stampa. Ora che la legge di bilancio si appresta all’esame del Parlamento,
Gualtieri rivendica come la manovra riduca “le tasse per quasi 27 miliardi,
mentre alcuni pare facciano del loro meglio per convincere gli italiani che le
aumentiamo”.
“Dobbiamo ridurre l’utilizzo della plastica mono uso, non
possiamo prima applaudire i giovani in piazza per l’ambiente e poi non agire.
Una misura che disincentiva la plastica mono uso è giusta, poi occorre
modularla bene e sono pronto a discutere con gli operatori del settore”, ha
detto poi il ministro in un’intervista al Tg3. Parole accolte da Renzi come
“una retromarcia in corso”. “Bene! Apprezzo il buon senso del ministro
Gualtieri. Per Italia Viva conta solo il risultato #NoTax”, twitta l’ex
premier.
(fonte: Agi)
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