
Dieci azioni amiche del clima strettamente legate al cibo e
all’orto, piccole accortezze da sperimentare a scuola per una settimana
attraverso le attività didattiche e il gioco, che possono diventare una pratica
quotidiana per tutto l’anno, anche a casa. È questo l’invito all’azione che
Slow Food ha rivolto ai 21 mila studenti, dai 3 ai 14 anni, di 860 classi
appartenenti a circa 250 plessi in tutta Italia in occasione della Festa
dell’Orto in Condotta 2019.
Giunta alla 12° edizione, la festa celebra lo storico
progetto di educazione alimentare e del gusto e di educazione ambientale
sviluppato da Slow Food per insegnanti, studenti, genitori e nonni ortolani.
Come ogni anno la giornata dedicata all’Orto in Condotta coincide con San
Martino, data tradizionale della messa a riposo dei campi in vista
dell’inverno.
Una data strettamente legata al naturale susseguirsi delle
stagioni, in un ciclo che negli ultimi anni è stato messo a dura prova dalla
crisi climatica: dall’era preindustriale a oggi la temperatura media a livello
globale ha già superato i +1,5°C e potrebbe raggiungere la soglia considerata
ancora gestibile dei +2°C già prima del 2030. Tra le principali cause di questa
crisi c’è proprio il settore agricolo dell’era industriale, che genera più di
un quinto delle emissioni globali di gas serra, determinando il forte legame
tra quello che mettiamo nel piatto e i cambiamenti climatici. Puntare
sull’educazione alimentare e ambientale delle prossime generazioni è, secondo
Slow Food, la chiave per affrontare la crisi climatica fin nelle sue radici più
profonde: le scelte quotidiane degli adulti di domani!
Le 10 azioni individuate sono tutte collegate ai 17
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: coltivo
l’orto per scoprire le leggi non scritte di piante e animali e incidere
direttamente sulla mia impronta ecologica, faccio merenda con prodotti non
confezionati per ridurre l’impiego di packaging, finisco la mia porzione e
consumo anche gli avanzi del giorno prima per evitare gli sprechi alimentari,
scelgo frutti locali e di stagione per arricchire la mia dieta di biodiversità
e ridurre l’impatto del trasporto delle merci, mangio piatti a base di legumi,
faccio la spesa dal contadino… Le 860 classi che hanno aderito all’edizione
2019 della festa, hanno ricevuto il kit informativo L’Orto in Condotta vuole
bene al Pianeta: una preziosa dispensa per gli insegnanti per raccontare agli
studenti come il nostro cibo è allo stesso tempo causa e vittima della crisi
climatica e una guida pratica per agire direttamente sul nostro vissuto
quotidiano con piccole ma significative azioni.
Inoltre, ogni kit contiene un assaggio di tre prodotti
provenienti da piccoli produttori della rete Slow Food che gli studenti
potranno utilizzare per preparare la merenda amica del clima, semplicemente
aggiungendo una fetta di pane: un blend di olio evo delle varietà Ogliarola
Salentina, Frantoio, Cellina di Nardò e Cima di Melfi provenienti dalla
provincia di Brindisi; il miele di ailanto; la confettura di mele gelato cola,
un’antica varietà dell’Etna.
Ma vediamo alcuni esempi di azioni che le classi, dal Nord
al Sud Italia, stanno organizzando per la settimana dell’Orto in Condotta.
Al debutto le classi della scuola primaria della Marsica
(Aq) dove nei quattro plessi di Avezzano, Balsorano e Sante Marie nasceranno
proprio quest’anno altrettanti Orti in Condotta: «Partiremo gradualmente con la
formazione al corpo docente e, poco per volta, con i bambini, per far sentire
tutti a proprio agio quando cominceremo i lavori nell’orto, conoscendo le
varietà protagoniste e sperimentando nuove esperienze all’aperto. L’obiettivo è
che si facciano primi promotori del cambiamento, riportando a casa quanto
imparato tra le file dell’orto» ha raccontato la referente Slow Food dell’Orto
in Condotta Marta Paris. «Ma c’è di più: i bambini saranno invitati a
condividere con genitori e fratelli le 10 azioni del kit informativo L’Orto in
Condotta vuole bene al Pianeta e monitoreranno l’impegno della famiglia nel
ridurre lo spreco di acqua, nel consumare gli avanzi, nel differenziare gli
imballaggi. A fine mese raccoglieremo i risultati e vedremo quali obiettivi
sono stati raggiunti più facilmente e su quali invece è ancora necessario
lavorare».
A Varallo (Vc) c’è l’unico orto italiano sostenuto da un
Presidio Slow Food, quello del macagn, storico formaggio piemontese prodotto
negli alpeggi della Valsesia. Il progetto coinvolge circa 80 bambini dalla
scuola dell’infanzia alla primaria di secondo grado: «Nel nostro lavoro
riscontriamo ogni giorno una certa difficoltà da parte degli adulti a capire il
mondo agricolo e quindi anche le tradizioni, le stagioni, le relazioni sociali
basate sull’incontro tra gli abitanti dei centri abitati e chi lavora in
alpeggio» racconta Emanuela Ceruti, produttrice del Presidio e referente Slow
Food del progetto di Varallo. «Allora abbiamo pensato di ripartire dai bambini
per far vivere loro una dimensione ambientale arcaica fondamentale per
insegnare le basi dell’alimentazione: i bambini non hanno schemi, recepiscono
subito e apprezzano il sostegno che si offre loro rispetto alle scelte
alimentari. Fondamentale nel nostro contesto è stata anche la disponibilità
delle scuole e degli insegnanti».
La provincia di Treviso è in prima linea nella festa di Slow
Food dedicata all’educazione sul campo per i più piccoli, con 68 classi: «I
bambini, come i semi, hanno bisogno di tempo per esprimersi, ma costituiscono
la nostra speranza per il futuro. Il cambiamento è silente come una foresta che
sta crescendo: richiede tempo, come in natura, dove tutto ciò che cambia
velocemente crea disastri. La rete dell’Orto in Condotta di Treviso è una delle
prime a essere nate e delle più attive; dal più antico orto a Sala di Istrana
al neonato di Selva del Montello, tutti sentono molto il tema di quest’anno e
in aggiunta alle 10 azioni amiche del clima si stanno attivando per piantare
nuovi alberi, come la scuola di Zerobranco che ha cominciato con varietà
tipiche della zona» racconta Michele Romano, referente Slow Food del progetto e
appassionato orticoltore.
Grazie alla generosità di diversi soggetti sul territorio la
Condotta di Livorno e i ragazzi del locale gruppo Fridays For Future hanno ricevuto
in dono 100 alberi e hanno lanciato un appello a tutte le scuole cittadine
affinché ne adottino almeno uno: «Si tratta prevalentemente di ulivi, alberi da
frutto e arbusti della macchia mediterranea che piantumeremo a partire dall’11
novembre. Con la Festa degli Orti inoltre prenderà il via un percorso di
sensibilizzazione per tutto l’anno scolastico sulla crisi climatica e le buone
pratiche da seguire indirizzato a 100 classi di 40 plessi scolastici, circa
2500 bambini dal nido alla secondaria di primo grado, in collaborazione con i
ragazzi di Fridays For Future di Livorno» racconta Valentina Gucciardo che
coordina il progetto Orto in Condotta per Slow Food. «Inoltre, il servizio
mensa ci metterà a disposizione le informazioni sugli ingredienti impiegati per
i menù di tutta la settimana, che analizzeremo insieme ai bambini mappando ogni
pasto in base alla provenienza dei prodotti».
Rispondono alla crisi climatica piantando un carrubo nel
cortile della scuola le classi quarte e quinte dell’Istituto Comprensivo
Guglielmo Marconi di Lentini (Sr). Accanto alla pianta, tradizionale nel
panorama della Sicilia orientale, sarà interrato anche un bussolotto contenente
i nomi dei circa 70 bambini coinvolti, a testimonianza del loro impegno a
tutela dell’ambiente. «Quest’albero crescendo ricorderà loro ogni giorno quanto
ciascuno di noi può fare con semplici gesti per difendere il paesaggio e le
tradizioni agricole e alimentari locali» sottolinea il referente dell’Orto Slow
Food di Lentini Salvatore Giuffrida.
La festa dedicata all’Orto in Condotta termina il 18
novembre, ma le sue attività continuano tutto l’anno e in particolare, per
iniziativa di Slow Food, tutti i 250 plessi aderiscono alla Settimana Europea
per la Riduzione dei Rifiuti (Serr), che si svolge dal 16 al 24 novembre. Tra
le azioni previste per la festa degli orti sono particolarmente significative
quelle che incontrano il tema di quest’anno della Serr: l’educazione sulla
riduzione dei rifiuti, e cioè mangio tutte le verdure che ho nel piatto, uso
stoviglie e tovaglioli riutilizzabili, finisco quello che ho avanzato
ieri.
Per sapere quali sono i plessi scolastici impegnati nella
festa degli Orti in Condotta e quindi anche nella Settimana Europea per la
Riduzione dei Rifiuti clicca qui: https://www.ewwr.eu/actions/map
La Festa dell’Orto in Condotta 2019 è finanziata dal Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale del Terzo settore e
della responsabilità sociale delle imprese – Avviso n.1/2018.
Il collegamento tra le 10 azioni virtuose e gli Obiettivi di
Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite è stato realizzato in collaborazione
con Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) .
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