“Anche nel 2018, come già avvenuto nelle annate precedenti,
è stata molto ampia la forbice tra i ricavi e i costi sostenuti dai produttori
agricoli, i cui introiti continuano a essere drammaticamente in perdita”. Così
il presidente della Copagri Franco Verrascina sulla base della stima
preliminare dell’andamento del settore agricolo, diffusa oggi per la prima
volta dall’Istat.
I dati “Nonostante la crescita complessiva dell’1,4% fatta
registrare dai prezzi alla produzione, infatti, i costi sostenuti dagli agricoltori
continuano a rimanere molto elevati, tanto da essere aumentati del 5,4% solo
nel 2018”, fa notare il presidente della Copagri, ad avviso del quale è
prioritario intervenire sul versante del reddito, per ridare ossigeno ai
produttori agricoli, stretti nella morsa della burocrazia e costretti a
lavorare in perdita – continua Verrascina – Qualche spiraglio di luce si
intravede grazie ai dati contenuti nell’Annuario dell’agricoltura italiana
2017, presentato oggi dal Crea, dal quale emerge una buona performance
complessiva del settore primario che lascia ben sperare, quale ad esempio
l’aumento delle esportazioni di prodotti agroalimentari del 5,7%”, evidenzia
Verrascina. “Un altro dato interessante che emerge dal rapporto del Crea, in
netta controtendenza con il passato, è quello che vede un aumento della
superficie agricola utilizzata, che nel 2017 ha quasi raggiunto i 12,6 milioni
di ettari, con una dimensione media aziendale di circa 11 ettari”, continua il
presidente. “Questi numeri positivi dimostrano che le aziende agricole riescono
ancora, nonostante le tante difficoltà che le affliggono, ad avere fiducia e
investire nello sviluppo e nel futuro del settore; questa fiducia va ripagata
con interventi tangibili sul versante dei redditi”, conclude Verrascina.
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