Parte da oggi il primo bando nazionale per il finanziamento
dei Distretti del cibo, strumento per garantire ulteriori risorse e opportunità
per la crescita e il rilancio a livello nazionale di filiere e territori.
Al via anche il bando per il finanziamento di contratti di
distretto nell'area colpita da Xylella, secondo quanto previsto dalle leggi di
bilancio 2018 e 2019.
"Investiamo nella progettazione territoriale - ha detto
pochi minuti fa la Ministra Teresa Bellanova dalla Sicilia, dove è impegnata in
incontri e visite istituzionali anche in alcune aziende agroalimentari del
palermitano - per favorire la crescita dell'Italia. Dobbiamo sbloccare energie
e investimenti. L'agricoltura e l'agroalimentare sono un motore di idee,
progetti, nuovi posti di lavoro. Di futuro. Abbiamo lavorato con le Regioni per
mettere a punto un bando, il primo, che dia stimolo a una nuova stagione dei
distretti del cibo. C'è molto interesse e fermento in tutti i territori, già
questa è una scommessa vinta. L'Italia può essere un laboratorio di buone
pratiche, investendo sull'economia circolare, sulla ricerca e su formule più
forti di collaborazione tra agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione
e istituzioni. Noi ci siamo e vogliamo accompagnare questo sviluppo".
Tutti i dettagli per la partecipazione, e per l'invio delle
domande che dovrà avvenire entro il 17 aprile 2020, sono già disponibili sul
sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Alla stessa pagina è pubblicato anche il Registro nazionale
dei Distretti del cibo che raccoglie tutte le realtà riconosciute dalle
Regioni. Il riconoscimento dei Distretti, infatti, viene affidato per legge
alle Regioni e alle Province autonome che provvedono a comunicarlo al Mipaaf
presso il quale è istituito il Registro nazionale.
I bandi finanziano progetti da 4 a 50 milioni di euro di
investimenti con un'ampia tipologia di spese ammissibili.
Il Contratto di distretto ha lo scopo di promuovere lo
sviluppo, la coesione e l'inclusione sociale, favorire l'integrazione di
attività caratterizzate da prossimità, garantire la sicurezza alimentare, diminuire
l'impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e
salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività
agricole e agroalimentari.
Il Contratto di distretto Xylella, oltre quanto previsto
sopra, ha lo scopo di realizzare un programma di rigenerazione dell'agricoltura
nei territori colpiti dal batterio Xylella fastidiosa, anche attraverso il
recupero di colture storiche di qualità.
Le risorse disponibili per il finanziamento in conto
capitale ammontano a 18 milioni di euro per il bando dei distretti del cibo e a
13 milioni di euro per il distretto Xylella, che utilizza fondi diversi
rispetto allo stanziamento di 300 milioni di euro del Piano recentemente
approvato in Conferenza Stato-Regioni.
Laddove la richiesta di fondi superasse la disponibilità, è
previsto un tetto massimo al contributo a fondo perduto per singolo programma
di investimenti pari a 2,5 milioni di euro.
I bandi sono disponibili ai link:
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15042
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15043
I DISTRETTI DEL CIBO
La legge definisce Distretti del cibo:
- i distretti rurali e agroalimentari di qualità già
riconosciuti o da riconoscere;
- i distretti localizzati in aree urbane o periurbane
caratterizzati da una significativa presenza di attività agricole volte alla
riqualificazione ambientale e sociale delle aree;
- i distretti caratterizzati dall'integrazione fra attività
agricole e attività di prossimità.
- i distretti biologici.
Per garantire lo sviluppo di tutto il territorio e non solo
delle singole filiere, i Distretti opereranno attraverso programmi di
progettazione integrata territoriale.
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