"Dopo un 2014 incerto il settore torna a crescere nel
2015, ma c'e' l'urgenza di una semplificazione normativa e la necessita' di
ripensare l'oneroso quadro fiscale, mentre va bene l'export e rimane l'esigenza
di conquistare nuove fette di mercato. Grande spinta all'internazionalizzazione
arriva con gli accordi con Usa, Canada e Vietnam". Vanno implementati "la
Promozione della cultura del bere responsabile ed interventi formativi mirati e
le informazioni al consumatore e il valore dei nuovi mezzi di
comunicazione". E' questo il quadro delineato dal presidente di Federvini
(Federazione Italiana Industriali Produttori Esportatori e Importatori di Vini,
Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti e Affini) Sandro Boscaini, nel corso dell'Assemblea annuale che si e'
svolta a Roma e che ha approvato la Relazione dell'attivita' svolta nel 2014.
"Nel contesto del mercato agroalimentare italiano, dopo un 2014 di grandi
incertezze in cui i consumi interni si sono contratti, il 2015 si e' aperto con
un trend positivo per i settori rappresentati da Federvini, che lascia - ha
detto - ben sperare per i prossimi mesi. Ma per dare un'ulteriore spinta al
comparto occorre che il governo e le Istituzioni vengano maggiormente incontro
alle esigenze di semplificazione burocratica, da una parte, e di alleggerimento
fiscale dall'altra. Puntiamo molto sull'export che continua a crescere ed e'
per questo che sul fronte dell'internazionalizzazione rileviamo l'importanza
degli accordi di libero scambio. Nel corso dell'Assemblea annuale è stato messo
in luce che nel 2014 le esportazioni di vini e mosti hanno confermato un
andamento positivo sia in valore con 5 miliardi 281 milioni di Euro (+1% sul
2013) che in volume con 21 milioni 548 mila hl (+0,3%). Gli spumanti hanno
registrato un trend di crescita importante sia in valore (+13,9%) che in volume
(+18,2%): il Regno Unito e' il mercato piu' premiante con aumenti in valore del
43,2% e in volume del 51,9% rispetto al 2013. I vini aromatizzati hanno presentato sensibili
rallentamenti, con alcune eccezioni in Romania e in Ungheria con degli aumenti
in volume pari rispettivamente al 16,3% e del 10,8%. In ambito extra Ue, gli
Stati Uniti sono il primo paese di destinazione, con un valore che si aggira a
poco piu' di un miliardo di Euro (+ 4,4%); all'interno dell'Unione europea la
Germania ed il Regno Unito mantengono la leadership, rispettivamente con 996
milioni e 665 milioni. In relazione alle acquaviti di vino e di vinaccia è
stato rimarcato che presentano delle contrazioni sia in
valore che in volume; le esportazioni sono composte principalmente dai liquori
(66,5%), seguiti dalle acquaviti di vino e di vinacce (12,6%) e dalle altre
acquaviti (4,8%). La Germania e' la prima destinazione delle acquaviti, dei
liquori e delle altre bevande alcoliche con quasi 188 mila ettanidri, seguita
dagli Stati Uniti con 147 mila ettanidri e dalla Francia con quasi 140 mila
ettanidri. Per quanto invece riguarda il comparto degli aceti, complessivamente
registrano buoni andamenti sia in volume che in quantita': 1,2 milioni di hl (+
12,2%) per un valore pari a 242 milioni (+ 2,0%). Gli Stati Uniti importano
aceti per un valore pari a 66 milioni di Euro ed in volume 339 mila hl, la
Germania 222 mila hl per un valore di 42 milioni. Complessivamente le
esportazioni di vini e mosti in valore sono destinate per il 53,1% all'Unione
europea, per il 46,9% ai mercati extra Ue. Il settore delle acquaviti e dei
liquori e' concentrato nel mercato europeo rispettivamente con il 77,5% ed il
68,2%, mentre negli altri mercati raggiungono il 22,5% ed il 31,8%. Gli aceti
esportano il 53,1% in ambito europeo ed il rimanente 46,9 % in Stati extra
europei.
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