L’agricoltura italiana è la più green d’Europa: vanta il
maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti
a denominazione di origine Dop/Igp che salvaguardano tradizione e biodiversità,
è leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, ha la più vasta
rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero e la minor
incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma. Se questo
non bastasse il Belpaese ha deciso di non coltivare organismi geneticamente
modificati, come invece avviene in 23 Paesi sui 28 dell’Unione Europea.
Ecco tutti i primati italiani:
1) Con 814 tonnellate per ogni milione di euro prodotto dal
settore, non solo l’agricoltura italiana emette il 35% di gas serra in meno
della media Ue, ma fa decisamente meglio di Spagna (il 12% in meno), Francia
(35%), Germania (39%) e Regno Unito (il 58% di gas serra in meno).
2) L’Italia è al vertice della sicurezza alimentare
mondiale. Siamo il paese – rileva la Coldiretti - con il minor numero di
prodotti agroalimentari con residui chimici (0,2%, un terzo in meno rispetto
all’anno prima), quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea
(1,9%, aumentati di circa un terzo rispetto all’anno prima) e di oltre 30 volte
quella dei prodotti extracomunitari (6,3%).
3) L’Italia è il primo paese europeo per numero di
agricoltori biologici. Con 43.852 imprese biologiche (il 17% di quelli europei)
siamo i campioni europei del settore, seguiti dalla Spagna (30.462 imprese, 12%
dell’Ue) e Polonia (25.944, 10% di quello europeo).
4) L’Italia è il Paese più forte al mondo per prodotti
‘distintivi’ con 271 prodotti Dop e Igp e 4813 specialità tradizionali
regionali che salvaguardano la biodiversità e difendono la tradizione.
5) L’Italia dispone della più ampia rete di fattorie e
mercati degli agricoltori in vendita diretta a chilometri zero che abbatte
l’inquinamento determinato dai trasporti con quasi diecimila riferimenti.
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