La crescita del consumo di alimenti biologici sembra quasi
inarrestabile. Sono ormai 18,4 milioni le famiglie italiane che acquistano
prodotti bio. Di queste, 3,2 milioni (+14,8% sull’anno precedente) sono clienti
abituali cioè acquistano prodotti bio ogni settimna, 3,2 milioni una volta al
mese e 12 milioni almeno 1 volta ogni tre mesi. Questi dati, frutto di una
ricerca Nielsen, sono stati presentati da Assobio (associazione di
trasformatori e produttori biologici, aderente a Federbio) il 3 giugno scorso
al Parco della Biodiversità, l’area tematica nell’ambito di Expo dedicata
all’agricoltura biologica. «I dati confermano che sempre più italiani hanno
fiducia nel bio – afferma Roberto Zanoni, presidente Assobio –. La qualità
degli alimenti è un fattore chiave che porta il 20% delle famiglie italiane a
scegliere bio sia nella grande distribuzione che nei negozi e supermercati
specializzati. Molti ricercano sicurezza alimentare, altri scelgono il
biologico magari per una questione di intolleranze e allergie alimentari. Altri
ancora fanno la loro scelta in funzione della tutela dell’ambiente e della
biodiversità». Mentre nell’agroalimentare si è verificata una contrazione delle
vendite, il biologico negli ultimi dieci anni ha fatto registrare una crescita
a doppia cifra. Oggi il comparto del bio vale ormai 2,5 miliardi, con una
crescita del fatturato del 16% nei primi quattro mesi di quest’anno e del 12%
nel 2014. Uova, confetture e spalmabili a base di frutta, panetti croccanti,
bevande di riso e mandorle, pasta di semola integrale, farro e camut, sono le
categorie top per fatturato. La crescita delle vendite di questi prodotti è
stata addirittura del 30% nelle Regioni del Sud (al Centro +16%, al Nord-Est
+15% e al Nord Ovest +13%). Contestualmente ai dati Nielsen all’Expo è stato
presentato il libro in italiano e inglese di Roberto Pinton (segretario
Assobio) “Biologico, la parola della scienza – What science says about
organics” che racchiude un selezione di oltre 70 ricerche pubblicate dalle più
prestigiose riviste scientifiche internazionali, sugli aspetti nutrizionali,
sull’impatto dei prodotti agrochimici sulla sulla salute, su micotossine e
contaminanri organici, biodiversità e ambiente.
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