“La tutela delle produzioni di qualità è da sempre una
priorità per l’Europa”. Così Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo dei
socialisti e democratici della commissione agricoltura del Parlamento europeo,
in occasione degli Stati Generali delle Indicazioni geografiche a Expo. De
Castro ha ricordato il “Pacchetto qualità” con cui l’Ue ha “messo in campo uno
strumento concreto per bloccare fenomeni di contraffazione entro l’Europa, come
testimoniano i casi ben noti del falso Prosciutto San Daniele o del falso Olio
Igp Toscano in Gran Bretagna, prontamente sequestrati”. In questo contesto gli
accordi commerciali con i Paesi terzi, a partire dal Ttip, “sono fondamentali
per l’apertura di nuovi mercati alle nostre eccellenze agroalimentari” ha
aggiunto l’eurodeputato del Pd. “Credo con fermezza che i negoziati vadano
portati avanti con l’obiettivo di ottenere il massimo per garantire alle
eccellenze agroalimentari italiane e degli altri Paesi europei importantissime
quote di mercato che, come proprio nel caso del nostro paese, oggi sono
detenute da prodotti ‘italian-sounding’ ” ha detto De Castro, ricordando che
anche per il Ttip “l’Europarlamento ha il potere di veto e se il risultato
negoziale non ci soddisferà, voteremo contro, come già fatto per l’accordo
Acta”. Intanto il ministro per le
Politiche Agricole, Maurizio Martina ha rassicurato che “Non si accettano
accordi al ribasso”. L’Italia continua “a spingere perché si protegga il ‘brand
geografico’. Per noi promuovere e non solo difendere il sistema delle nostre
indicazioni geografiche è fondamentale. Quella contro l’usurpazione del brand
Made in Italy è una battaglia che stiamo conducendo con forza e coinvolgeremo
direttamente i consumatori per proteggerli dai falsi. Allo stesso tempo siamo
impegnati come nessun altro Paese al mondo nella protezione delle nostre Dop e
Igp anche sul web, una frontiera dalle potenzialità enormi”. Il settore, tra
vini e cibo, vale oltre 13 miliardi di euro alla produzione. “Oggi la Ue
esporta verso gli Stati Uniti 16 miliardi di prodotti agroalimentari e ne
importa 9. Con il Ttip si possono aprire ancora moltissimi spazi”.
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