In molti paesi in ritardo sullo sviluppo, invece,
l’agricoltura rappresenta il settore principale di produzione e garantisce la
sussistenza a milioni di persone. È chiaro, dunque, che il futuro
dell’agricoltura sia importante sia per i paesi avanzati che per quelli
emergenti ed in via di sviluppo dal momento che l’influenza sul cambiamento
climatico, l’impatto sull’ambiente e gli interessi economici accentuano
l’importanza dell’agricoltura che va oltre l’incidenza percentuale sul PIL dei
singoli paesi e fa emergere un ruolo rilevante negli assetti geo-economici
globali.
Secondo il rapporto FAO “Global agricolture towards 2050”
(del 2009), l’agricoltura del 21° secolo deve affrontare molteplici sfide tra
cui produrre più cibo e fibre per alimentare una popolazione crescente con una
forza lavoro rurale più piccola, più materie prime utilizzate nel mercato dei
bio-combustibili, contribuire allo sviluppo generale nei paesi la cui economia
dipende prevalentemente dall’agricoltura, adottare metodi di produzione più
efficienti e sostenibili e, infine, adattarsi al cambiamento climatico.
Aumentare l’efficienza per incrementare la produzione
agricola è una delle risposte possibili per rispondere alla carenza di risorse
alimentari generata dalla crescita della popolazione. L’ “agricoltura di
precisione” è uno strumento che può aiutare a risolvere questo problema. Lo si
può descrivere come un sistema integrato per la gestione delle risorse che
vengono utilizzate nel ciclo di produzione agricolo che si avvale delle nuove
tecnologie, in particolare di quelle informatiche dal cloud computing ai big
data, e che si basa sull’osservazione, la raccolta di dati e la risposta alle
variazioni delle produzioni agricole. L’obiettivo è di costituire un decision
support system (DSS) per ottimizzare la gestione delle risorse e migliorare
l’impatto ambientale e, più in generale, la sostenibilità delle produzioni. In
estrema sintesi, è un sistema di produzione di dati che consente una gestione
più razionale e mirata dell’azienda agricola.
Per anni l’agricoltura è migliorata introducendo metodi e
tecniche uniformi volti a rendere più efficienti i processi di coltivazione.
Oggi invece, per mezzo dell’agricoltura di precisione, è possibile
personalizzare la coltivazione a seconda della tipologia del terreno attraverso
la raccolta di dati che servono da supporto per le decisioni. Essa consente una
gestione razionale delle risorse immesse nel sistema produttivo (acqua,
sementi, fertilizzanti, energia) evitando sprechi e limitando l’impatto ambientale.
Favorisce lo sviluppo di un agricoltura sostenibile e apre ad un futuro in cui
i robot sostituiranno molte delle faticose attività dell’uomo.
Si applica alle grandi coltivazioni ma è compatibile con la
piccola e anche la piccolissima dimensione, fino alla agricoltura di
sussistenza. In Africa e in India, in cui il settore dell’information
technology è particolarmente avanzato, può costituire un’opportunità per
migliorare la gestione delle risorse scarse come l’acqua e dare impulso alla
produttività. Pur non rappresentando la soluzione per tutti i problemi, si
dimostra uno strumento flessibile e potente capace di risolvere problematiche
definite e circoscritte di qualsiasi regione del globo adattandosi a tutte le
forme di agricoltura, da quella biologica e convenzionale, a quella
multifunzionale, alle coltivazioni per la produzione di biocombustibili e
all’agricoltura di sussistenza, dal momento che valorizza e razionalizza le
finalità.
L’agricoltura di precisione, oltre ad un insieme di
tecnologie, è anche uno stile di gestione e un modo di pensare per affrontare
qualsiasi tipo di problema, perché valorizza le conoscenze e ottimizza la
razionale gestione delle risorse. È in qualche modo una strumento per
realizzare nel concreto quella che viene definita “società della conoscenza”.
Può inoltre aiutare a migliorare la sicurezza alimentare sia nel senso di
assicurare sufficienti produzioni per l’alimentazione nazionale ma anche per
sviluppare la qualità della produzioni rendendole più competitive. Il complesso
di conoscenze e i metodi generati dall’agricoltura di precisione potrebbero,
inoltre, essere impiegati in programmi di cooperazione con i paesi in via di
sviluppo per esempio dell’area sub-sahariana (Nigeria, Ghana, Senegal ecc.)
anche con l’obiettivo di offrire prospettive concrete di occupazione
nell’agricoltura a popolazioni che intravedono solo la possibilità di
abbandonare i loro paesi incrementando la pressione migratorie sulle coste del
mediterraneo, ed in particolare in Italia.
Un’altra opportunità è quella di attivare cooperazioni con
paesi emergenti a forte crescita che hanno bisogno di dare un deciso impulso
all’agricoltura e le cui esigenze alimentari crescono per effetto
dell’incremento della popolazione ma anche del processo di urbanizzazione che
genera un cambiamento nella abitudini alimentari delle nuove classi medie come
nel caso dell’India, un paese in forte crescita economica, che ha un settore
agricolo ancora piuttosto arretrato ma che presenta interessanti opportunità di
sviluppo soprattutto in una prospettiva di miglioramento del mercato interno e
poi di esportazione.
L’Italia, sebbene sia all’avanguardia in questo settore,
applica le tecnologie relative all’agricoltura di precisione a solo 1% delle
aree coltivabili anche se si segnala che il Governo italiano ha predisposto un
programma rivolto ad estendere l’utilizzo dell’agricoltura di precisione ad una
maggiore percentuale di terre coltivate . Il Parlamento europeo con un
documento adottato qualche mese fa chiede alla Commissione e agli stati membri
di mobilitarsi per promuovere e applicare concretamente i sistemi di
agricoltura di precisione6 e, avendo essa un contenuto interdisciplinare,
raccomanda di formare professionalità adeguate.
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