Il presidente Gianni Cantele: 'A Canosa e Cerignola gli
olivicoltori subiscono la minaccia del taglio degli alberi se si rifiutano di
pagare il pizzo'.
Strage di ulivi monumentali nelle campagne del barese.
Questa volta è toccato ad un agricoltore di Santo Spirito la straziante
scoperta. “Stanotte sono stati tagliati a livello del terreno 40 rigogliosi
ulivi centenari – tuona il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele
- un vile atto che ha segnato la fine
dell’attività olivicola del nostro giovane socio che, prima di poter
raccogliere nuovamente olive, dovrà aspettare anni. Ogni albero garantiva circa
un quintale di olive e il paradosso vergognoso della vicenda è che gli ulivi di
inestimabile valore sono stati tagliati per rivendersi la legna. E’ solo
l’ultimo dei tanti casi, denunciati e non, che si sono registrati nell’area
attorno all’aeroporto di Bari e nella zona tra Bitonto, Grumo e Palo. Sono mesi
che denunciamo alle Prefetture quanto accade quotidianamente nelle aree rurali.
A Canosa e Cerignola gli olivicoltori subiscono la minaccia del taglio degli
alberi se si rifiutano di pagare il pizzo e non dimentichiamo quanto avvenuto
nei mesi scorsi ai vigneti sfregiati con il taglio dei ceppi e dei tendoni in
provincia di Taranto, dove vivono anche il ‘furto’ degli ulivi. E’ una
situazione ormai ingestibile per cui serve l’intervento dell’Esercito”.
“Furti e danneggiamenti sono praticamente quotidiani –
denuncia il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - tanto da aver
spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne, mentre
altri si sono affidati a istituti di vigilanza. Oltre alla perdita di reddito,
a rischio è la stessa incolumità dei nostri agricoltori che non è certamente un
problema trascurabile. Il crollo della produzione di olive in alcune aree fino
anche al 60% e il conseguente aumento dei prezzi sta facendo degenerare la
situazione. E’ un fenomeno che preoccupa e non poco che sta colpendo gli
imprenditori olivicoli pugliesi, vittime di razzie di olive e anche di olivi ad
opera di squadre organizzate di criminali italiani e stranieri”.
Secondo l’analisi dell’Osservatorio sulla criminalità dell’agricoltura
e sul sistema agroalimentare promosso da Coldiretti sui risultati conseguiti
dalle Forze di Polizia, l’intero comparto agroalimentare è caratterizzato da
fenomeni criminali legati a furti, estorsioni e alla contraffazione di prodotti
alimentari ed agricoli e dei relativi marchi garantiti. I danni al sistema
sociale ed economico sono molteplici, dal pericolo per la salute dei
consumatori finali, all’alterazione del regolare andamento del mercato
agroalimentare. Per questo Coldiretti Puglia, ringraziando le forze dell’ordine
per l’opera incessante svolta quotidianamente, chiede una stretta sui controlli
per assicurare maggiore sicurezza agli agricoltori e agli operai.
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