Biodiverso, il progetto finanziato dalla Regione Puglia,
offre materiale di propagazione al settore del biologico, dove le cultivar
antiche si rivelano più performanti.
E' stato presentato il 13 dicembre 2016, a Bari il progetto
Biodiverso (Biodiversità delle specie orticole della Puglia), uno dei cinque
progetti integrati per la biodiversità finanziati dalla Regione Puglia.
Biodiverso caratterizza da circa tre anni le azioni positive
della Regione Puglia a tutela dell'agrobiodiversità. E se a livello scientifico
l'importanza e l'urgenza del recupero dell'agrobiodiversità è acclarata, c'è
ancora molto da fare per aumentare la consapevolezza a livello generale.
Per questo Biodiverso ha puntato fin dall'inizio a
coinvolgere il grande pubblico sui risultati del progetto, con iniziative
sempre realizzate su due livelli: uno scientifico e l'altro divulgativo.
Il numero delle varietà orticole pugliesi studiate e
letteralmente salvate grazie alla conservazione in campo ed in laboratorio sono
già più di 200. Una parte dell'immenso lavoro è contenuto nei libri
"Almanacco Biodiverso" e "Racconti raccolti", nonché nella
più recente "Mappa delle varietà orticole".
Senza trascurare il sito ufficiale del progetto e la pagina
Facebook.
"Il progetto è un lavoro importante di studio e
divulgazione - ha affermato l'assessore alle Risorse agroalimentari della
Regione Puglia Leonardo Di Gioia, commentando a margine la presentazione del
progetto Biodiverso - che ci consente di incrementare le conoscenze disponibili
in tema di biodiversità in agricoltura e di valorizzare le nostre risorse
genetiche autoctone d'interesse agrario, imprescindibili per l'uomo, il clima,
il paesaggio e il mondo rurale".
"Il nostro Programma di sviluppo rurale 2014-2020
dedica, di fatto, diverse misure, con relative dotazioni finanziare, per il
mantenimento, il ripristino, la valorizzazione e miglioramento della
biodiversità" ha ricordato Di Gioia.
"Questo ci stimola e consente di investire di più e
meglio se vogliamo tutelare e difendere una ricchezza inestimabile, specie per
la nostra Regione e per le generazioni future. A Biodiverso va il merito di
aver curato un lavoro scientifico di informazione e diffusione dedicato alla
biodiversità, soprattutto con un approccio di rete, ovvero mettendo insieme più
soggetti, con competenze e profili differenti sull'agrobiodiversità".
"La Regione Puglia ha creduto a questo obiettivo dal
2006, io stesso non immaginavo di aver messo in moto una macchina così
straordinariamente efficace, visto anche il risultato che stiamo ottenendo sui
mercati, oltre al risultato scientifico di risanamento genetico e di
propagazione". Così Luigi Trotta, dirigente della Sezione competitività
dell'assessorato all'Agricoltura della Regione Puglia.
Concetti ripresi da Pietro Santamaria, docente di
orticoltura al dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell'Università
degli studi Aldo Moro di Bari e responsabile del progetto e coordinatore dei
quindici partner di Biodiverso, tra cui le tre Università pugliesi.
"Quando abbiamo iniziato pensavamo di aver ben poco da
fare e che il mercato avesse già scelto; nell'Almanacco che abbiamo curato ci
sono 122 varietà ma ora siamo arrivati a ben oltre 200 varietà" ha
esordito Santamaria.
Il quale ha poi aggiunto: "In questi tre anni di lavoro
abbiamo salvato letteralmente l'ultima pianta di alcune varietà, mentre
cresceva la percezione del valore di ciò che stavamo facendo".
Soprattutto in rapporto, ha spiegato il coordinatore
scientifico, con "i 7mila ettari di agricoltura biologica che mettono al
primo posto la Puglia per produzione di ortaggi biologici. E gli ortaggi più
adatti a questo tipo di coltivazioni sono proprio quelli salvati, per il loro
forte adattamento ai contesti climatici e pedologici locali".
I partner privati Michelangelo De Palma per Agriplan e
l'architetto Patrizia Milano di Eco-logica hanno sottolineato il valore della
sinergia creata tra il mondo accademico e quello tecnico-produttivo per la
salvaguardia di questo patrimonio tutto pugliese "che non è solo
tradizione, ma anche innovazione", come testimonia la presenza tra i
partner dell'Istituto di bioscienze e biorisorse del Cnr.
"Abbiamo cercato di non perdere di vista il livello
scientifico" ha sottolineato Patrizia Milano. "Ma con i nostri
prodotti in qualità di editori, abbiamo cercato di divulgare il più possibile
con ogni mezzo i contenuti del progetto Biodiverso".
Spiccano per efficacia "la mappa delle varietà orticole
che sta piacendo molto, ricercata anche per ricordare il meglio della
produzione orticola, il sito web Biodiverso e la pagina Facebook: una miniera
di informazioni per chi scopre la meraviglia della biodiversità agraria"
ha concluso la Milano.
Ultimo nato "Piccole storie del regno di
Biodiverso", libro di racconti destinato ai bambini scritto dalla biologa
Maria De Tullio.
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