
Affinché tale obbligo diventi definitivo, tuttavia, si
attende l’approvazione del Senato, ma Oltralpe le associazioni dei consumatori
si ritengono già più che soddisfatte. Nonostante non siano stati forniti
ulteriori dettagli su come verrebbe applicata tale misura, resta certo che
diverrebbe obbligatorio elencare il numero di applicazioni di pesticidi o
diserbanti utilizzati sul prodotto ortofrutticolo in vendita. Nell’ambito dello
stesso provvedimento si prevede l’imposizione ai produttori di carne di
inserire sulle confezioni tutte le informazioni relative alle condizioni in cui
gli animali sono allevati e nutriti, esplicitando l’eventuale uso di mangimi
geneticamente modificati.
Un percorso chiaro e lineare quello del governo francese che
– nonostante abbia visto respingere la proposta di introdurre pasti vegetariani
nelle mense pubbliche per non “imporre uno stile di vita” ai cittadini – ha
incassato l’approvazione del disegno di legge in base al quale entro il 2022 il
50% del cibo servito dovrà essere di origine biologica (almeno per il 20%),
locale o prodotto secondo determinati standard ambientali.
Autore: Chiara Brandi
Fonte: Corriere Ortofrutticolo
Nessun commento:
Posta un commento