
“Come certamente saprai”, si legge nella lettera, “nelle
prossime settimane entreranno definitivamente nel vivo i negoziati a livello
europeo sulla riforma della PAC e sulla revisione del Quadro finanziario
poliennale per il periodo post 2020. Questioni di fondamentale importanza per
il futuro del settore agricolo ed agroalimentare nazionale, a fronte delle
quali è necessario definire una posizione negoziale comune, per essere
adeguatamente attrezzati nei momenti cruciali del confronto, sia interno che a
livello europeo”.
Quindi l’emergenza cimice asiatica: questione già sollevata
alla Ministra nei giorni immediatamente successivi all’insediamento da alcuni
Assessori regionali all’Agricoltura e su cui Bellanova ha già confermato la
forte attenzione del Ministero.
Nel corso di alcune interviste dei giorni scorsi, Bellanova
ha aperto anche agli Ogm e ha sostenuto il Ceta, l’accordo di libero scambio
tra Unione Europea e Canada.
“Sugli Ogm voglio aprire un confronto rapidamente anche con
le parti imprenditoriali”, ha affermato. “Si tratta di un tema delicato che non
va affrontato in modo azzardato”.
E ancora: “Dobbiamo lavorare perché si arrivi alla ratifica
del Ceta, l’accordo di libero scambio tra Ue e Canada, con l’obiettivo di dare
competitività al sistema Italia. Finora si è parlato molto di porti chiusi alla
disperazione ma non si è parlato molto di porti chiusi alla contraffazione, che
è una parte fondamentale della concorrenza sleale al Made in Italy”.
La neo ministra delle Politiche Agricole ha fatto parlare di
sé anche a livello politico, dal momento che, da renziana convinta, ha deciso
di seguire l’ex premier Matteo Renzi nella nuova “avventura” di Italia Viva,
staccandosi dal PD e diventando la capo delegazione della nuova creatura
politica dell’ex sindaco di Firenze.
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