
Si tratta di una condanna per primo inadempimento, che
prevede solo il pagamento delle spese processuali. La sentenza conclude la
prima fase di una procedura di infrazione che risale al 2015. Le misure di
eradicazione Ue prevedono azioni di diversa intensità secondo aree delimitate.
In particolare, una zona infetta, delimitata a nord da una fascia di 20 km, a
sua volta confinante con una zona cuscinetto dove la lotta al batterio prevede
l'abbattimento anche delle piante sane nel raggio di 100 metri.
Nel 2016 la Corte di giustizia aveva già dichiarato la
validità, sotto il profilo del diritto dell'Unione, di tali misure di
eradicazione. La Corte constata, in primo luogo, che l'Italia non ha proceduto
immediatamente alla rimozione di almeno tutte le piante infette nella fascia di
20 chilometri confinante con la zona cuscinetto. In secondo luogo, la Corte
constata che l'Italia non ha garantito, nella zona di contenimento, il
monitoraggio della presenza della xylella mediante ispezioni annuali effettuate
al momento opportuno durante l'anno.
Il batterio xylella fastidiosa è un patogeno da quarantena
che può colonizzare oltre 500 specie di piante diverse. E' nota agli esperti
per i danni da centinaia di milioni che provoca ogni anno nei vigneti della
California e negli agrumeti del Sud America. E' stata segnalata la prima volta
in Europa nel 2013 in Puglia, dove è l'agente principale della sindrome del
disseccamento rapido dell'olivo. Da allora, nuovi focolai di diverse
sottospecie del batterio sono stati scoperti in Francia (Corsica e Costa
Azzurra), Spagna (Baleari, Valencia e Madrid), Toscana (Monte Argentario),
Portogallo (Porto).
Nel maggio 2019 l'Italia ha adottato un decreto per
accelerare l'applicazione delle misure di quarantena e sostenere il settore
oleicolo della Puglia con un piano da 150 milioni di euro per il 2020 e 2021.
Nel giugno scorso, esperti della Commissione europea hanno compiuto
un'ispezione in Puglia e Toscana. Il rapporto finale è in corso di stesura.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, per quanto riguarda la situazione in Puglia
le attività di indagine 2018-2019 svolte nell'area delimitata sono state
concluse nel maggio 2019, rilevando 165 piante infette nella fascia di 20 km e
nessuna pianta infetta nella zona cuscinetto. Sono in corso le attività di
abbattimento.
Fonte: La Repubblica Bari
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