
E se potessimo riutilizzarle per autoprodurre compost e
pellet?
L’inverno è ormai arrivato ma i lavori nell’orto o nel
proprio giardino non si fermano neanche con l’arrivo della stagione più fredda
e piovosa dell’anno. Questo, infatti, è il momento in cui si procede alla
potatura di molti alberi, piante o siepi.
Dagli sfalci al compost
Uno dei possibili riutilizzi degli scarti è quello che
prevede la trasformazione in terriccio: si raccolgono piccoli rami, foglie,
detriti vegetali, radici e ramagliee s’inseriscono nella compostiera. Una
pratica molto comune, economica e semplice.
Se invece si hanno scarti di grandi dimensioni è possibile
ridurli in dimensioni più piccole trasformandoli in cippato tramite un apposito
attrezzo chiamato biotrituratore (biocippatore o cippatori). Anche in questo
caso, il cippato può essere accumulato nella compostiera per produrre
terriccio.
Dagli sfalci al pellet
Se in casa usate una stufa a pellet per il riscaldamento
potete anche pensare di utilizzare sfalci e potature per autoprodurre questo
materiale, con un notevole risparmio economico. Per farlo occorrono dei
macchinari, chiamati biotrituratori (biocippatori o cippatori) che permettono
di creare il cippato.
Quest’ultimo, per essere trasformato in pellet, deve essere
ulteriormente trattato con una pellettatrice, che permette di realizzare il
pellet in casa riducendo la necessità di acquistarlo.
In questo modo, gli investimenti effettuati per i macchinari
vengono compensati da un doppio vantaggio: eliminare il problema di portare gli
sfalci nei punti di raccolta e ridurre l’acquisto del pellet.
In particolare, i biocippatori hanno il compito di triturare
degli scarti delle potature e dei residui del giardinaggio con diametro
variabile dai 20 a 100 mm in base ai modelli, riuscendo a macinare finemente
sia rami sia il verde come foglie, erba ed altri scarti organici. Essi riducono
gli sterpi e i ramoscelli ad una dimensione facile da maneggiare e adatta anche
al compostaggio.
Attenzione, questi macchinari macinano il legno
esclusivamente quando è ancora verde. Non sono progettati per macinare legno
secco e questa operazione potrebbe anche danneggiarli.
Avendo a disposizione questi due attrezzi potete quindi
pensare di riutilizzare gli sfalci per alimentare la vostra stufa a pellet.
Come scegliere i macchinari
Ne esistono diversi, acquistabili facilmente anche online.
Un buon compromesso tra qualità e prezzo è fornito da Agrieuro, che offre
soluzioni sia destinate all’ambito domestico che a quello professionale.
I biotrituratori per uso domestico trattano rami
caratterizzati da un diametro di circa 5 cm. Quelli professionali e semi
professionali triturano invece rami di dimensioni più grandi (6,7,10, 15 cm).
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