Il termine di presentazione della dichiarazione Imu-Tasi
passa dal 30 giugno al 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui si è
verificato il presupposto impositivo.
Questo quanto disposto dal Decreto Crescita. L’obbligo di
presentazione riguarda solo coloro che hanno immobili per i quali sono
intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’Imposta. La
dichiarazione va presentata anche per gli immobili che beneficiano di riduzioni
d’imposta (inagibili, di interesse storico o artistico). È dovuta anche nei
casi in cui il Comune non possiede le informa-zioni necessarie per verificare
la corretta determinazione dell’Imposta (fabbricati acquisiti in leasing,
immobili esenti, riunioni di usufrutto non dichiarate in catasto).
In forza alla nuova disposizione, le variazioni intervenute
nel 2018 devono essere oggetto di dichiarazione al Comune entro il prossimo 31
dicembre ed avrà effetto anche per gli anni successivi, a meno che non si
verifichino ulteriori modifiche per le quali si rende necessaria un’ulteriore
dichiarazione. La dichiarazione deve essere consegnata al Comune,
alternativamente, mediante consegna diretta, tramite Posta Elettronica
Certificata, con raccomandata postale senza ricevuta di ritorno in busta
chiusa, riportando sulla busta la dicitura “Dichiarazione IMU anno…”. In caso
di mancata presentazione della dichiarazione nei termini o di dichiarazione
infedele, il contribuente può sanare la violazione presentando una
dichiarazione tardiva, o rettificativa, pagando la relativa sanzione. Se
l’irregolarità viene sanata entro 30 giorni dalla scadenza, il contribuente può
beneficiare della riduzione a € 5, del-la sanzione piena di € 100. Se l’irregolarità
viene sanata entro 90 giorni, la sanzioni ridotta passa a € 10. Nelle
annotazioni contenute nel modello di dichiarazione IMU è opportuno riportare la
dicitura “ravvedimento operoso per dichiarazione tardiva/rettificativa” ed
allegare la copia del versamento.
Fonte: Agricultura.it
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