
“Serve un ulteriore rafforzamento dei controlli ai porti
d’ingresso”, ha dichiarato Ferrandino. “In Puglia i tentativi di frode
internazionali sono più frequenti poiché è nella nostra regione che si
concentra la parte maggiore della produzione italiana di olio”. “E’
fondamentale contrastare la pratica del sottocosto, perché è quasi impossibile
che un olio venduto a 3 euro al litro possa essere un vero extravergine
d’oliva. Il primo controllo spetta dunque ai consumatori, ponendo attenzione a
ciò che vedono negli scaffali dei supermercati. Serve una maggiore
collaborazione anche dalla grande distribuzione, affinché valorizzi e privilegi
la qualità e la salubrità dei prodotti. Sugli scaffali non può e non deve
finire di tutto”, ha aggiunto Ferrandino. “La piena tracciabilità e trasparenza
dell’olio e dei prodotti agroalimentari importati dall’estero deve essere
garantita e verificata, con regole rigorose e severe come accade, giustamente,
per i prodotti italiani”, ha insistito il presidente provinciale di Cia Foggia.
“Stiamo attenti ai residui degli agrofarmaci che possono trovarsi in molti
prodotti provenienti dall’estero: in Italia abbiamo norme più stringenti che
vietano certi prodotti chimici. La sleale concorrenza è, al pari delle
contraffazioni, uno dei fenomeni che più danneggiano i consumatori e i
produttori. A Colomba Mongiello va il nostro plauso per essersi fatta
autorevole portavoce dell’esigenza di un confronto con la Commissione. Grazie a
lei e al presidente Mario Catania, con l’auspicio che queste audizioni possano
essere periodicamente ripetute, più volte durante l’anno, e che ad esse seguano
sempre maggiori e più efficaci azioni per tutelare i consumatori e i produttori
del vero Made in Italy. Cia Agricoltori Italiani, da parte sua, è come sempre
prontissima a collaborare e a fare la propria parte”, ha concluso Ferrandino.
Fonte: CIA Puglia
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