La
possibilità di coltivare ortaggi, germogli, erbe aromatiche fresche in ogni
luogo, in assenza di terra, e con programmi software avanzati che impostino
tutte le condizioni agronomiche essenziali, non è più fantascienza. Già due
anni fa, lo specialista di soluzioni per ambienti protetti, Idromeccanica
Lucchini, ha dimostrato in occasione dell'Esposizione Universale Expo Milano
2015 quello che era possibile realizzare in termini di Vertical Farming. Da
quella esperienza è discesa una serie di ulteriori iniziative, destinate a fare
la storia della coltivazione indoor.
Ne
abbiamo parlato con Massimo Lucchini, managing director dell'azienda con sede a
Guidizzolo, in provincia di Mantova. "L'esperienza in Expo ha costituito
uno spartiacque, per noi. All'epoca, in collaborazione con ENEA, ci è stato
chiesto di realizzare un prototipo - unico in Italia - all'interno
dell'Esposizione Universale. Da allora abbiamo intensamente investito in questa
direzione innovativa per l'orticoltura del futuro, e sviluppato nuove
soluzioni".
Tra
queste, BoxXLand, la vertical farm in container, un sistema modulare per la
coltivazione di prodotti orticoli in tutti gli ambienti e in ogni clima, con il
vantaggio della maggiore resa in minore tempo e senza utilizzo di pesticidi
chimici: all'interno di un normale container è installato un impianto ad alta
tecnologia per la produzione in verticale fuori suolo, ciclo chiuso, in
ambiente controllato e con luce artificiale a led. La sua struttura, compatta e
robusta, lo rende facilmente impilabile e trasportabile.
"Una soluzione ideale per le diverse categorie di
clienti, dai produttori a filiera corta, a ristoranti, supermercati, villaggi
agricoli, cooperative non profit, associazioni, ospedali, comunità, luoghi
remoti", sottolinea Massimo Lucchini.
"Con
questa soluzione, la ricerca scientifica modifica la maniera di fare
agricoltura e di produrre cibo, ottimizzando l'uso del terreno, dell'acqua e
dell'energia. Il sistema agro-industriale diventa a zero impatto: 0 suolo, a km
0, agrofarmaci 0, con il vantaggio aggiunto di ottenere una maggiore
produzione, con minor spreco, più elevata salubrità, qualità e
sostenibilità".
Tutto
il sistema di illuminazione, irrigazione, condizionamento dell'aria,
riscaldamento è regolato da un software dedicato.
Insalata
fresca anche a casa con tornato+
"Nel
frattempo che sviluppavamo queste soluzioni, ci siamo imbattuti in una giovane
start-up che stava lanciando sul mercato il progetto di un elettrodomestico per
la coltivazione di verdure in casa o in ambienti horeca: tomato+"
"Siamo
entrati nel progetto in veste di partner per lo sviluppo e la commercializzazione.
Tomato+ è quanto di più evoluto si possa immaginare: una sorta di frigorifero
nel quale, su 4 diversi ripiani, possono crescere diverse colture. Per
ciascuna, il corretto microclima, la giusta illuminazione e le esigenze
nutrizionali vengono assolte da un software completamente autonomo e
programmabile/impostabile anche a distanza. Ho casa all'estero e voglio che al
mio arrivo l'insalata fresca o il basilico siano già pronti per consumarli? Con
uno smartphone posso attivare a distanza il processo di coltivazione e il gioco
è fatto!"
Le
sementi, tutte di origine italiana, vengono collocate in apposite cialde
(brevettate), biodegradabili e compostabili in quanto realizzate in amido di
mais, nelle quali il seme rimane "dormiente" fino a che il processo
di germinazione non viene innescato dal software che governa
l'elettrodomestico.
Nessun
Ogm, nessun additivo chimico, nessun antiparassitario: le cialde vengono
confezionate sottovuoto, in ambienti controllati e mantengono inalterate le
caratteristiche di freschezza e germinabilità per 12 mesi. Nel vano di
irrigazione e fertilizzazione di tomato+ va aggiunta acqua ogni mese e una
boccetta di soluzione nutritiva predosata, contenente gli stessi macro e micro
elementi contenuti naturalmente nel terreno: calcio, ferro, potassio e zinco.
Sono
già numerose le colture disponibili in cialda, e il software contempla al
momento una trentina di diversi programmi di allevamento, specifici per singola
coltivazione e/o gruppi di verdure. Ulteriori aggiornamenti saranno rilasciati
agli utenti via via che il sistema si espanderà.
Massimo
Lucchini ci spiega: "Siamo in fase di lancio, ma le commesse potenziali
sono talmente elevate, che ci stanno portando ad attrezzarci per realizzare un
adeguato numero di unità al giorno. L'interesse fin qui registrato in Italia e
all'estero ci induce a pensare a un fenomeno di dimensioni globali".
E
aggiunge: "Tomato+, soluzione completamente made in Italy, deve diventare
un componente d'arredo standard nella ristorazione o nelle strutture
alberghiere di alto livello. Per noi, che abbiamo sempre fatto serricoltura
avanzata, mancava una soluzione alla portata dell'ambiente domestico. Oggi, a
differenza di tutti gli altri specialisti del settore, Idromeccanica Lucchini
può già vantare una gamma completa di soluzioni per il Vertical Farming, da
quelle destinate all'uso industriale, a quelle per i settori horeca e home.
Crediamo convintamente nello sviluppo di questo comparto e non siamo i
soli".
Le
soluzioni di fattoria verticale della Lucchini saranno in esposizione a Macfrut
2017. Proprio in sinergia con l'azienda di Guidizzolo, infatti, la fiera ha
voluto riservare uno spazio a queste frontiere dell'orticoltura in ambiente
protetto.
Fonte:
freshplaza
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