“Miriam Motter è una giovane con tanto entusiasmo e voglia
di fare. Con i fonti del primo insediamento ha costruito impianti di alberi di
ciliegio di piccoli frutti coperti per ridurre al minimo l’intervento con la
chimica. L'obiettivo adesso è la trasformazione, ma anche la biocesta per
raccontare la ricchezza e la bontà del territorio”
Determinazione, idee chiare ed entusiasmo da vendere. Questa
è Miriam Motter una giovane trentina di Tenna, che – pur avendo una laurea in
comunicazione in tasca – ha scelto la professione di imprenditrice agricola
aprendo ex novo un’azienda di mele ciliegie e piccoli frutti, mirtillo delle
varietà resistenti e ribes.
Con la prima rata del premio d’insediamento Miriam ha
fatto impianti di ciliegi. «Considerato
il problema drosophila suzukii oltre che il problema intemperie – spiega –
tutti gli impianti di ciliegio e di piccoli frutti fatti nei primi 2 anni di
attività sono stati coperti per ridurre al minimo l’intervento con la chimica e
puntare di più sulla meccanica ed i mezzi di difesa fisica come le reti anti
insetti».
La sensibilità sul tema fitofarmaci è molto forte e nella
sua azienda Miriam sta facendo di tutto per ridurne l’uso. Innovativa anche per
la lavorazione e vendita dei propri prodotti. Il 2017 è stato il primo anno di
produzione e Miriam ha voluto subito fare un test sulle proprie capacità di
trasformatrice in confetture mettendole in vendita sotto le feste di fine anno.
«Il successo – afferma – è stato oltre ogni più rosea previsione per cui punto
a sviluppare il settore». Per questo la nostra giovane imprenditrice agricola
sta lottando con la burocrazia per l’ottenimento in tempi il più veloci
possibili dell’autorizzazione di costruire un laboratorio ed un punto vendita
dei propri prodotti al Maso Serafini dove abita con la famiglia. Un posto,
meraviglioso con una splendida veduta sul lago di Caldonazzo.
«Ho una grande voglia di raccontare al potenziale cliente
fino a farlo sognare, non solo il valore dei suoi prodotti, ma anche la nostra
terra le nostre tradizioni, con un’attenzione particolare ai bambini che non
sanno più nulla di come si ottiene un prodotto agricolo» – afferma con
entusiasmo e convinzione Miriam. Obiettivo futuro ampliare la gamma dei suoi
prodotti pensando anche all’ipotesi della biocesta comprendente i prodotti
freschi quali gli ortaggi, ma anche quelli trasformati come le confetture di
piccoli frutti, ciliegie, mele.
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