Al via le iscrizioni al bando del “Premio Pontremoli 2018”
rivolto a agricoltori dell’Appennino
toscano.
Un riconoscimento per chi si ostina a fare l’agricoltore, il
pastore e l’allevatore, e per chi cura e diffonde la cultura della terra, della
biodiversità, del paesaggio e dell’ambiente, apportando così benefici
economici, ambientali ed etici alle comunità della montagna e delle aree
interne della Toscana, nonché di tutti quei territori in cui si praticano forme
di agricoltura “eroica”.
Sono aperte le candidature alla terza edizione del “Premio
Pontremoli” rivolto ai giovani agricoltori toscani che operano in contesti di
particolare svantaggio, o d’isolamento geografico e sociale: «Questo
riconoscimento vuole accendere una luce sul lavoro di quanti hanno scelto di
restare o di tornare. Siamo consapevoli che per i giovani quella agricola sia
una scelta, spesso faticosa, anche a fronte delle difficoltà di accedere ai
servizi essenziali in determinati territori, fatta nell’interesse di tutti. Non
solo perché garantisce l’accesso a cibo di qualità, rafforza la sovranità
alimentare, ma soprattutto perché mantengono un presidio su territori che
rischiano il disfacimento sociale ed economico. Questi giorni sono la nostra
speranza» dichiara Piero Tartagni, presidente della Cia- Agricoltori italiani
delle province di Lucca e Massa Carrara.
«Non sono mai abbastanza i riconoscimenti a chi ogni giorno
e per scelta si impegna in un lavoro impagabile. L’aggiunta, quest’anno, di
premi speciali dedicati al racconto dell’agricoltura ‘eroica’ è importante. C’è
bisogno di alimentare una narrazione articolata del lavoro agricolo che non sia
solo quella uniforme delle produzioni intensive di cibo/merce, ma che, nel
nostro immaginario, ricostruisca un’idea valorosa dei lavoratori
dell’agricoltura come tutori dell’ambiente, delle relazioni, della
biodiversità, di quel ‘sacro’ che altrove ha sempre meno spazio» aggiunge
Antonella Giusti, segretaria di Slow Food Toscana.
Il bando è articolato in sei sezioni, tutte dedicate ai
giovani agricoltori e alle aziende agricole il cui conduttore abbia tra i 18 e
i 40 anni: difesa della biodiversità, agricoltura sociale, agricoltura
biologica, imprenditoria femminile, eccellenze agricole, eccellenze
agroalimentari. Ogni candidato potrà concorrere in una sola categoria.
Sono tre, invece, i premi speciali: uno è dedicato al
miglior componimento o ricerca espressi sul tema dagli studenti degli Istituti
Tecnici Agrari della Toscana; uno al miglior articolo giornalistico, libro,
foto o video prodotti anche al di fuori della Toscana; il terzo, infine, a
un’azienda con sede in uno dei Comuni della Toscana classificati come “Aree
Interne”. Dopo il successo delle edizioni 2016 e 2017, che ha visto oltre 50
aziende iscritte, a partire da quest’anno il “Premio Pontremoli” cambia sede e
si trasferisce nel Castello del Piagnaro, dove ha sede il Museo delle Statue
Stele, la straordinaria collezione di misteriose statue antropomorfe innalzate
in Val di Magra oltre quattromila anni fa.
La premiazione sarà preceduta da un convegno, il cui tema è
“Il coraggio di restare”, inteso non tanto e non solo come atteggiamento di
resistenza e resilienza, ma anche e soprattutto come volontà di
innovazione. Oltre ad ospitare interventi
istituzionali e di protagonisti delle realtà montane della Toscana, saranno
presentate le testimonianze di importanti esperienze provenienti dalle zone
appenniniche di Liguria, Emilia-Romagna e Piemonte.
Le domande di partecipazione, a firma del titolare di
azienda, dovranno pervenire all’Ufficio di Pontremoli della Confederazione
Italiana Agricoltori in via Generale Tellini, 20, entro la data prevista dal
bando (15 Settembre 2018).
Il premio è promosso dalla Cia- Agricoltori italiani delle
province di Lucca e Massa Carrara e realizzato in collaborazione con il Comune
di Pontremoli, Slow Food Toscana, con il patrocinio della Strategia Nazionale
Aree Interne della presidenza del Consiglio dei Ministri e la media partnership
del Tirreno.
Fonte: Sloow Food
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