
Dal ’14, inoltre, la Regione Puglia ha reso obbligatoria la protezione
integrata con specifiche che disciplinano l’uso dei principi attivi, il cui
impiego irregolare genera resistenza della pianta al principio stesso. Ma ecco
il cuore dello studio di Mucollari: “Al di là dell’oidio e della peronospora,
mi sono concentrato sulla muffa grigia della vite: malattia molto temuta per
l’uva da tavola raccolta da Ottobre a Dicembre. Causata dal fungo Botritis,
questa muffa comporta il marciume del grappolo. La metodologia difensiva da me
approfondita consiste in: una buona areazione del vigneto, concimazioni
razionali, idonee forme di allevamento, alternanza e razionalità nell’impiego
dei principi attivi ed utilizzo di antagonisti microbici”. Conclude
sottolineando quanto la protezione integrata renda più protagonista il
coltivatore nella difesa delle sue piante e quanto sia insensato ed impattante
trattarle “a turno fisso”: la protezione integrata non solo è l’evoluzione di
un’ottica obsoleta, ma è, lo ripetiamo, anche una prassi obbligatoria.
Attualmente Mucollari è impegnato nell’approfondimento di agenti di
biocontrollo come il Bacillus.
LWF
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