Per favorire e facilitare l’applicazione della Direttiva
sugli usi sostenibili, che privilegia l’uso di mezzi tecnici a limitato impatto
ambientale, in primis per le coltivazioni bio, la Ue ha pubblicato una lista di
sostanze attive che -secondo i suoi esperti- hanno le caratteristiche per
essere considerate “a basso rischio”.
All’interno dell’elenco, composto da 47 sostanze tra
microrganismi e altro, ci sono lo zolfo, l’estratto d’aglio e il solfato
d’alluminio, così come il calcare e l’olio di colza.
La comunicazione della Commissione però ,per ora ha solo
valore informativo. I prodotti fitosanitari contenenti queste sostanze, per
potersi fregiare della qualifica di “basso rischio”, dovranno aspettare che la
sostanza attiva venga ufficialmente classificata così, solitamente al rinnovo
dell’approvazione Ue, e che la valutazione del dossier di rinnovo confermi la
qualifica. Probabilmente, quindi, si arriverà alla fine del 2020 o inizio 2021.
Microrganismi
Adoxophyes orana GV ceppo BV-0001 (Insetticida)
Ampelomyces quisqualis ceppo AQ 10 (Fungicida)
Bacillus amyloliquefaciens sottospecie plantarum D747
(Fungicida)
Bacillus firmus I-1582 (Nematocida)
Bacillus pumilus QST 2808 (Fungicida)
Bacillus subtilis ceppo QST 713 (Battericida, fungicida)
Bacillus thuringiensis sottospecie Aizawai ceppi ABTS-1857 e
GC-91 (Insetticida)
Bacillus thuringiensis sottospecie Israeliensis (sierotipo
H-14) ceppo AM65-52 (Insetticida)
Bacillus thuringiensis sottospecie Kurstaki ceppi ABTS 351,
PB 54, SA 11, SA12 e EG 2348 (Insetticida)
Beauveria bassiana ceppi ATCC 74040 e GHA (Insetticida)
Candida oleophila ceppo O (Fungicida)
Cydia pomonella Granulovirus (CpGV) (Insetticida)
Gliocladium catenulatum ceppo J1446 (Fungicida)
Virus della poliedrosi nucleare di Helicoverpa armigera
(HearNPV) (Insetticida)
Lecanicillium muscarium (precedentemente Verticillium
lecanii) ceppo Ve6 (Insetticida)
Metarhizium anisopliae var. anisopliae ceppo BIPESCO 5/F52
(Insetticida)
Phlebiopsis gigantea (vari ceppi) (Fungicida)
Pythium oligandrum M1 (Fungicida)
Virus della poliedrosi nucleare di spodoptera exigua (Insetticida)
Virus della poliedrosi nucleare di Spodoptera littoralis
(Insetticida)
Streptomyces K61 (precedentemente S. griseoviridis)
(Fungicida)
Trichoderma asperellum (precedentemente T. harzianum) ceppi
ICC012, T25 e TV1 (Fungicida)
Trichoderma asperellum (ceppo T34) (Fungicida)
Trichoderma atroviride (precedentemente T. harzianum) ceppi
IMI 206040 e T11 (Fungicida)
Trichoderma atroviride ceppo I-1237 (Fungicida)
Trichoderma gamsii (precedentemente T. viride) ceppo ICC080
(Fungicida)
Trichoderma harzianum ceppi T-22 e ITEM 908 (Fungicida)
Trichoderma polysporum ceppo IMI 206039 (Fungicida)
Verticillium albo-atrum (precedentemente Verticillium
dahliae) ceppo WCS850 (Fungicida)
Virus del mosaico giallo dello zucchino a debole virulenza (Elicitore)
Altre sostanze
Solfato di alluminio e ammonio (Repellente)
Acetato di ammonio (Sostanza attrattiva)
Acido ascorbico (Fungicida)
Farina di sangue (Repellente)
Carbonato di calcio (Repellente)
Residui di distillazione dei grassi (Repellente)
Acidi grassi da C7 a C20 (Insetticida, acaricida, erbicida,
fitoregolatore)
FEN 560 (semi di fieno greco in polvere) (Insetticida)
Estratto d’aglio (Repellente)
Acido gibberellico (Fitoregolatore)
Gibberellina (Fitoregolatore)
Heptamaloxyloglucan (Elicitore)
Proteine idrolizzate (Insetticida)
Calcare (Repellente)
Maltodestrina (Insetticida)
Residuo d’estrazione della polvere di pepe (PDER)
(Repellente)
Oli vegetali/Olio di colza (Insetticida, acaricida)
Idrogenocarbonato di potassio (Fungicida)
Proesadione (Fitoregolatore)
Sabbia di quarzo (Repellente)
Repellenti olfattivi di origine animale o vegetale/olio di
pesce (Repellente)
Repellenti olfattivi di origine animale o vegetale/grasso di
pecora (Repellente)
Estratto d’alga marina (precedentemente estratto d’alga
marina e alghe marine) (Fitoregolatore)
Silicato di sodio e alluminio (Repellente)
Feromoni di lepidotteri a catena lineare (Sostanza
attrattiva)
Zolfo (Fungicida, acaricida, repellente)
Urea (Insetticida)
Alcune domande sorgono spontanee: come dettagliato nella
comunicazione, la lista ha solo valore informativo. I prodotti fitosanitari
contenenti queste sostanze, per potersi fregiare della qualifica di basso
rischio dovranno aspettare che la sostanza attiva venga ufficialmente
classificata “a basso rischio”, solitamente al rinnovo dell’approvazione Ue e
che la valutazione del dossier di rinnovo che verrà presentato confermi la
qualifica. Facendo un esempio col prodotto più popolare, lo zolfo, ammesso e
non concesso che la qualifica di basso rischio venga confermata all’atto del
rinnovo, previsto per la fine del 2020, i primi prodotti fitosanitari a base di
zolfo che si potranno fregiare di questa qualifica saranno disponibili
probabilmente non prima del 2021.
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