E’ stato pubblicato il nuovo regolamento sull’agricoltura
biologica (Regolamento 2018/848) che dal 2021 abroga il regolamento CE n.
834/2007. La modifica al regime di importazione, l’introduzione della
certificazione di gruppo e la soglia residui nei prodotti biologici sono alcuni
dei temi e delle novità che verranno introdotte nel nuovo regolamento sul
biologico.
Le principali novità per gli agricoltori
Sono inserite, tra le altre, le definizioni di “misure
preventive” e “misure precauzionali” con riferimento specifico ai requisiti
della produzione bio, nonché la definizione di “nanomateriali” (esplicitamente
proibiti).
Per quanto riguarda le importazioni da paesi extra Ue, si
passerà dall’attuale principio di equivalenza, che richiede solo il rispetto di
standard analoghi, alla necessità che le aziende esportatrici verso l’Ue si
conformino alle norme comunitarie.
Agricoltura biologica: controlli e certificazioni
Il regolamento sull’agricoltura biologica punta a garantire
l’alta qualità dei prodotti biologici e prevede “controlli rigidi e basati sul
rischio di contaminazione lungo tutta la catena di approvvigionamento”. I
controlli saranno fatti in sede per tutti gli operatori, annualmente di regola
o ogni due anni se nessuna irregolarità è stata riscontrata nel corso di tre
anni. Allo stato attuale i paesi che hanno la soglia massima di tolleranza,
come l’Italia, possono mantenerla, ma non bloccare prodotti da paesi senza
soglia.
I certificati emessi dagli Organismi di certificazione
tornano ad essere chiamati con il loro nome e non più “documenti
giustificativi”; sono individuate 7 categorie di prodotti che possono essere
certificate e gli operatori possono scegliere diversi Organismi di
certificazione per le diverse categorie di prodotti; sono definiti criteri per
esonerare gli operatori dall’essere “certificati”. Al fine di ridurre i costi,
i piccoli produttori potranno ottenere certificazioni di gruppo. Le aziende
miste, che producono sia alimenti convenzionali sia biologici, dovranno far sì
che le due coltivazioni siano chiaramente ed effettivamente separate, per
evitare la contaminazione con i pesticidi.
Agricoltura biologica: categorie di prodotti certificabili
Entrando nello specifico delle categorie di prodotti che
possono essere certificate, dettagliate all’art. 35.7, sono le seguenti:
vegetali e prodotti vegetali non trasformati, compresi sementi e altro
materiale riproduttivo vegetale; animali e prodotti animali non trasformati;
alghe e prodotti di acquacoltura non trasformati; prodotti agricoli
trasformati, inclusi prodotti di acquacoltura, destinati ad essere utilizzati
come alimenti; mangimi; vino; altri prodotti elencati nell’allegato I del
presente regolamento o non ricompresi nelle precedenti categorie.
Contaminazione in agricoltura biologica
Altro capitolo è la contaminazione da pesticidi chimici o
fertilizzanti sintetici “Se si sospetta la presenza di un pesticida o un
fertilizzante non autorizzato, il prodotto finale non potrà essere etichettato
come biologico fino ad ulteriori indagini; se la contaminazione risulterà
volontaria o se l’operatore non ha applicato le misure precauzionali, il
prodotto perderà lo status di alimento biologico”. Se la contaminazione sarà
deliberata o il coltivatore non avrà adottato precauzioni, l’azienda perderà la
certificazione biologica.
Oltre a queste tutele dalla concorrenza sleale proveniente
dall’estero, la nuova regolamentazione e punta anche ad aumentare la produzione
biologica nell’Unione europea e in particolare «l’offerta di semi biologici per
soddisfare i bisogni degli agricoltori: le deroghe che permettono l’utilizzo di
semi convenzionali nella produzione biologica saranno eliminati entro il 2035.
Il nuovo regolamento, fissa le misure precauzionali che gli operatori devono
adottare per evitare il rischio di contaminazione accidentale nei casi di
coltivazioni biologiche e convenzionali adiacenti. Sugli OGM, si precisa che la
soglia di contaminazione accidentale o tecnicamente inevitabile con OGM
autorizzati in UE non è neppure citata nel regolamento sulle produzioni
biologiche.
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