
“Apprezziamo il lavoro svolto dal primo vice presidente
della Commissione Agricoltura del Parlamento Ue Paolo De Castro nel difendere
l’ambito di applicazione delle nuove norme rispetto alla posizione contraria
del Consiglio”, aggiunge Vernocchi. “Ci auguriamo che nel nuovo incontro
previsto mercoledi 12 dicembre a Strasburgo si possa arrivare all’approvazione
finale di una direttiva fortemente auspicata da tutte le imprese che operano
nella filiera e che vanno tutelate nella loro interezza, nessuna esclusa. Una
volta infatti considerata censurabile una o più pratica sleale, questa deve
essere vietata in maniera indistinta, indipendentemente da quanto sia grande o
piccola l’impresa che la subisce”.
Anche l’ipotesi di far applicare le norme di tutela solo
alle aziende sotto una determinata soglia di fatturato non è secondo l’Alleanza
cooperative condivisibile, poiché, spiega Vernocchi, “determinare una soglia,
quale che sia, sarebbe in ogni caso una decisione arbitraria e come tale
oggetto di possibili strumentalizzazioni, dal momento che non ci sono
meccanismi economici che possano definire quando un’azienda è grande o
piccola”. Senza considerare che “una eventuale tutela riservata alle sole
imprese sotto una certa soglia di fatturato potrebbe inoltre rivelarsi
addirittura penalizzante per le stesse imprese che la direttiva si propone di
tutelare”.
“Di fronte al rischio che migliaia di produttori riuniti in
Op struttura e dimensionate vengano escluse dalla tutela contro le pratiche
sleali – conclude Vernocchi – invitiamo pertanto il Parlamento a proseguire con
determinazione l’azione di difesa del modello aggregativo”.
Fonte; Corriere Ortofrutticolo
Link: http://www.corriereortofrutticolo.it/2018/12/10/pratiche-sleali-vernocchi-norme-di-tutela-da-applicare-a-tutte-le-imprese/
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