Digitalizzare
l'agricoltura e creare nuovi spazi di occupazione per i giovani nel settore
agroalimentare che viaggia in controtendenza sul fronte del lavoro. È
l'obiettivo del progetto pilota «Crescere in digitale» realizzato da Coldiretti
con Google e ministero del Lavoro e che sarà presentato il 5 luglio prossimo.
Gli ultimi dati Istat evidenziano un aumento del 2,2% degli occupati in
agricoltura, +3,3% nel Mezzogiorno. Ma restano ancora da esplorare nuove
strade. Come quella legata alla diffusione delle tecnologie digitali che
segnano ancora il passo. Una spinta potrà arrivare dal nuovo progetto che prevede
la mobilitazione di oltre 100 agriweb advisor. In ogni provincia infatti sarà
assunto un giovane (formato da Google) per favorire la diffusione
dell'innovazione nelle filiere agroalimentari, dalle applicazioni robotiche
alle etichette digitali, dai droni fino alla valorizzazione degli scarti e alla
riduzione delle emissioni. È questa la versione tecno della mutifunzionalità.
Le aziende guidate dagli under 35 si stanno sempre più indirizzando verso nuove
formule.
L'e
commerce è ormai un must, così come il controllo sullo smartphone delle stalle,
la carta d'identità digitale per gli alimenti e il crowdfunding. Ma occorre
un'azione sistematica di diffusione sul territorio per un'agricoltura in rete.
L'attività sarà focalizzata sullo sviluppo di siti internet, del commercio
elettronico e dei social media.
«In
campagna la rivoluzione digitale è già in atto - ha detto il presidente della
Coldiretti, Roberto Moncalvo, - ed è diventata una leva strategica per
affermare sul mercato la multifunzionalità e diversificazione, per sostenere le
produzioni del made in italy e biologiche, per accrescere il rapporto con i
consumatori reso possibile dalla filiera corta».
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