Aumentare la sostenibilità del modello
agricolo italiano attraverso l'innovazione. È una delle sfide più importanti
dei prossimi 5 anni, per consentire all'Italia di avere produzioni agricole di
qualità e mantenere il primato di biodiversità che ci contraddistingue.
In questo contesto l'agricoltura di precisione
svolge un ruolo di primo piano per ottimizzare i rendimenti produttivi e
abbattere l'impatto ambientale. Si tratta di un settore che ha un potenziale di
crescita molto importante, soprattutto nel nostro Paese. Nell'ultimo anno,
partendo dall'esperienza e dai confronti di Expo Milano 2015, abbiamo
analizzato la diffusione delle tecnologie di precisione nel nostro Paese.
Ad oggi circa l'1% della superficie agricola
coltivata in Italia vede l'impiego di mezzi e tecnologie di agricoltura di
precisione. Il nostro obiettivo è arrivare al 10% entro il 2021, con lo
sviluppo di applicazioni sempre più adatte alle produzioni agricole nazionali.
Per farlo è necessario costruire un piano di azioni coordinato di cui queste
"Linee guida" sono la premessa fondamentale.
In questo lavoro, infatti, vengono individuate
le tecnologie disponibili e il loro migliore utilizzo in base alle nostre
colture prevalenti, proprio per dare agli agricoltori un indirizzo su quali
applicazioni, già disponibili, sono le più efficaci a rispondere alle necessità
produttive.
Non solo, si tracciano anche gli strumenti
nazionali e regionali per il finanziamento di queste pratiche innovative. In
particolare l'inserimento dell'Agricoltura di precisione nel disciplinare
nazionale della Produzione integrata e un quadro chiaro dei Programmi di
sviluppo rurale regionali interessati.
Un documento al quale si può contribuire
concretamente attraverso una consultazione pubblica di 60 giorni, al termine dei
quali le "Linee guida" saranno rese definitive e dalle quali partirà
il piano di lavoro per rendere l'Italia leader dell'agricoltura di precisione
in Europa.
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