Un progetto importante, anzi un piano
tecnologico altamente strategico che punta a “proteggere” una delle filiere
vitivinicole più prestigiose della Toscana, quella del Morellino di Scansano.
Una ricerca portata avanti da Fabio Mencarelli, professore ordinario presso
l’Università della Tuscia che già da una decina d’anni, con il suo team, sta
lavorando alla riduzione dell’ozono in cantina allo scopo di limitare o
eliminare l’uso dei solfiti nel vino. L’obiettivo prevede di mettere al lavoro
un drone sentinella al quale verrà affidato il compito che vada proprio in questa
direzione, tenendo d’occhio questi vigneti allo scopo di ottenere vini
più sani, senza solfiti e quindi eliminando, o almeno riducendo, l’impiego di
fitofarmaci. Ma come si arriva a mettere in bottiglia un ottimo vino ottimo,
sano e, contemporaneamente, a usare metodi di coltivazioni sostenibili per
l’ambiente? “Per ridurre l’uso di fitofarmaci abbiamo puntato alla diagnostica
precoce delle malattie, afferma il professor Mencarelli, grazie all’impiego
della nuova generazione dell’Information Technology. Attraverso pc di
dimensioni di una carta di credito, collegati a micro sensori e distribuiti
capillarmente nei vigneti, si potranno rilevare per tempo malattie dei vitigni,
stress della vite , tempi di maturazione dell’uva…” Questa iniziativa ha visto
l’adesione del Consorzio del Morellino di Scansano e di FATTORIA MANTELLASSI,
insieme ad altre realtà locali. Un’operazione che prevede un investimento
importante volto al raggiungimento di una qualità sempre più alta. La diagnosi
precoce delle malattie dei vitigni e, di conseguenza, i tempestivi
provvedimenti per eliminarle, permetterà una produzione “pura” per vini rossi,
bianchi e passiti. Quello che FATTORIA MANTELLASSI lancia con questa
partecipazione è un segnale importante, sia per l’azienda, sia per la Regione.
Un segnale volto più che mai a produrre l’alta qualità del Made in Italy.
Nessun commento:
Posta un commento