La distanza fra il mondo
del florovivaismo italiano e le stanze del potere si riduce ulteriormente dopo
l’audizione tenutasi martedì 5 Febbraio 2019 in Commissione Agricoltura del
Senato. Durante l’incontro Luca De Michelis (Distretto florovivaistico della
Liguria), Francesco Mati (Distretto rurale vivaistico-ornamentale di Pistoia),
Edoardo Sciutti (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori-ANVE) e Luca
Magazzini (Associazione Vivaisti Italiani), in rappresentanza del settore,
hanno avuto modo di esporre i problemi principali che investono il comparto.
Tutti noti agli addetti ai lavori, forse meno ai senatori: eccesso di
burocrazia che limita la competitività delle nostre imprese, procedure per le
gare d’appalto che riducono gli spazi di partecipazione senza però garantire la
qualità dei servizi offerti, lavoro nero.
«Chiediamo interventi
capaci di supportare attivamente il settore difendendone gli interessi e
favorendone lo sviluppo, come già avviene in Olanda, Belgio e Germania», ha
dichiarato Francesco Mati. «Prima di tutto c'è da aumentare la preparazione
tecnica degli uffici preposti al verde pubblico ad esempio facendoli supportare
dal progetto ministeriale Qualiviva. Poi si dovrebbe creare un network per
condividere esperienze positive e negative. E infine vanno rivisti i preziari
per uniformarli».
«Senza dimenticare», ha
aggiunto Luca Magazzini, «la questione irrisolta dei General Contractor che
andrebbero sostituiti con appalti diretti sul verde alle imprese professioniste
del settore».
5 Febbraio 2019 -
Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare - Ufficio di Presidenza
Audizione di
rappresentanti del settore del florovivaismo sulle problematiche del comparto
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