Il massimale del sostegno nazionale agli agricoltori sarà
aumentato notevolmente, consentendo maggiore flessibilità ed efficienza, in
particolare nei periodi di crisi e nelle situazioni in cui è necessaria una
risposta rapida da parte delle autorità pubbliche.
La Commissione europea ha adottato oggi norme rivedute sugli
aiuti di Stato nel settore agricolo (i cosiddetti aiuti “de minimis”),
aumentando il massimale che le autorità nazionali possono utilizzare per il
sostegno agli agricoltori senza l’approvazione preventiva della Commissione. La
decisione permetterà agli Stati membri dell’UE di aumentare il sostegno agli
agricoltori senza però falsare il mercato e di ridurre nel contempo gli oneri
amministrativi a carico delle autorità nazionali.
Phil Hogan, Commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo
rurale, ha dichiarato: “La proposta della Commissione relativa ai nuovi aiuti
di Stato per il settore agricolo tiene conto dell’importanza di questa forma di
sostegno nei periodi di crisi. Grazie all’aumento del massimale degli aiuti
agli agricoltori, le autorità nazionali godranno di maggiore flessibilità e
saranno in grado di reagire con più rapidità ed efficacia per sostenere gli
agricoltori vulnerabili. In alcuni casi l’importo degli aiuti di Stato che
possono essere concessi ai singoli agricoltori sarà aumentato del 66 %. Le
nuove norme si affiancheranno alle norme solitamente seguite per gli aiuti di
Stato notificati, che gli Stati membri possono continuare ad applicare”.
Il massimale dell’aiuto che può essere erogato a un’azienda
nell’arco di un triennio sarà innalzato da 15 000 € a 20 000 €. Al fine di
evitare eventuali distorsioni della concorrenza, ciascuno Stato membro dispone
di un massimale che non può essere superato. Ciascun massimale nazionale sarà
fissato all’1,25 % della produzione agricola annua del paese nell’arco di un
triennio (rispetto all’1 % previsto dalle norme in vigore), pari a un
incremento del 25 %.
Se la spesa di uno Stato membro non supera il 50 % del
totale della dotazione nazionale destinata agli aiuti in un particolare settore
agricolo, questo può aumentare ulteriormente gli aiuti “de minimis” fino a 25
000 € per azienda agricola e il massimale nazionale fino all’1,5 % della
produzione annua. Si tratta in questo caso di un aumento del 66 % del massimale
per agricoltore e del 50 % del massimale nazionale.
Per gli Stati membri che optano per il massimale più
elevato, le nuove norme prevedono l’obbligo di creare registri centrali a
livello nazionale che consentiranno di tenere traccia degli aiuti concessi al
fine di semplificare e migliorare l’erogazione e il monitoraggio dei cosiddetti
aiuti “de minimis”. Diversi Stati membri dispongono già di tali registri e
potranno quindi applicare immediatamente i massimali più elevati.
L’aumento dei massimali entrerà in vigore il 14 marzo e
potrà essere applicato retroattivamente agli aiuti che soddisfano tutte le
condizioni.
Contesto Secondo le norme vigenti in materia, gli Stati
membri sono tenuti a notificare gli aiuti di Stato alla Commissione e non
possono attuare la misura di aiuto finché non hanno ricevuto l’autorizzazione
dalla Commissione. Tuttavia, quando gli aiuti sono di modesta entità, come nel
caso degli aiuti “de minimis”, gli Stati membri dell’UE non devono notificare
od ottenere l’autorizzazione della Commissione. Visto il loro importo, gli
aiuti non costituiscono una minaccia né per la concorrenza né per gli scambi
nel mercato interno.
Gli Stati membri ricorrono in genere agli aiuti “de minimis”
quando hanno bisogno di intervenire rapidamente senza istituire un regime
conformemente alle norme sugli aiuti di Stato, in particolare nei periodi di
crisi. Vi ricorrono anche comunemente per motivi molto specifici, ad esempio
per aiutare a prevenire o eradicare epizoozie non appena ne compare un focolaio
o per indennizzare gli agricoltori per i danni causati da animali che non sono
protetti dalla legislazione dell’UE o nazionale, come i cinghiali. I danni
provocati da specie protette (quali lupo, lince e orso) possono essere
indennizzati secondo le norme per gli aiuti di Stato notificati.
La Commissione ha consultato gli Stati membri e i portatori
di interessi, invitandoli a fornire un contributo per la revisione delle norme
“de minimis”. Tali contributi sono stati presi in considerazione al momento di
finalizzare le modifiche.
Fonte: Agricultura.it
Nessun commento:
Posta un commento