
Il termine ultimo della presentazione tardiva è il 10 giugno
2019, in questo caso l’importo assegnato all’agricoltore viene decurtato
dell’1% per ogni giorno lavorativo di ritardo.
Il taglio non scatta per l’aiuto de minimis al grano duro.
L’Agea ricorda che l’agricoltore deve dichiarare nel piano
di coltivazione le modalità di mantenimento delle superfici. Da quest’anno se
il mantenimento delle superfici a pascolo è eseguito con modalità diverse da
questa, il beneficiario deve dimostrare nella documentazione l’esecuzione
dell’attività di mantenimento dei terreni. Nel caso in cui l’attività sia lo
sfalcio occorre documentare la destinazione delle erbe sfalciate. Per le superficie indicate come “Pratiche
locali tradizionali” l’unica attività ammessa è il pascolo.
Le pratiche utilizzate per mantenere i parti permanenti
sono: pascolamento con animali propri o con animali di terzi, sfalcio manuale e
meccanizzato, pratiche colturali per migliorare il pascolo, pascolamento e
sfalcio, nessuna pratica o, infine, pratica stabilita nell’ambito delle misure
di conservazione o dei piani di gestione prescritti dagli enti gestori dei siti
di importanza comunitaria e delle zone di protezione speciale.
La circolare detta anche le regole tecniche dell’aratura dei
terreni.
Infine l’Agea specifica che le superfici devono essere
detenute dall’agricoltore alla data di presentazione della domanda iniziale, il
15 maggio, anche se gli atti di trasferimento dei titoli possono essere
sottoscritti e registrati fino al 10 giugno 2019 data ultima della
presentazione tardiva.
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