
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, sentita la
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province
autonome di Trento e Bolzano, ha approvato sei piani stralcio per l'assetto
idrogeologico (P.A.I), da adottarsi con altrettanti decreti del Presidente del
Consiglio dei ministri. I piani sono relativi a: - bacino del territorio
dell'ex Autorità di bacino della Puglia relativamente al comune di Minervino di
Lecce (LE); - bacino interregionale del fiume Trigno e bacino regionale del
fiume Biferno e minori; - aggiornamento del Piano di bacino del fiume Tevere -
V stralcio funzionale per il tratto metropolitano di Roma da Castel Giubileo
alla foce - PS5; - variante al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico -
rischio frana, per i comuni di Villa Santa Lucia (FR) e Sant'Elia Fiumerapido
(FR), dell'ex Autorità di bacino Liri-Garigliano e Volturno; - prima variante
parziale del Piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico - fenomeni
gravitativi e processi erosivi, riferito ai bacini di rilievo regionale
dell'Abruzzo e al territorio regionale ricompreso nel bacino interregionale del
fiume Sangro; - varianti al Piano di bacino stralcio assetto idrogeologico
(PAI), assetto geomorfologico e assetto idraulico, del territorio dell'ex
Autorità di bacino della Puglia. Lo rende noto il comunicato finale del Consiglio
dei ministri.
Costa, il parlamento lo approvi a tempo di record.
"Finalmente avremo gli strumenti necessari a realizzare gli obiettivi
previsti dal Piano per la mitigazione del rischio idrogeologico "Proteggi
Italia" e intervenire per risolvere i problemi dei territori fragili dal
punto di vista idrogeologico. Adesso faccio un appello alla responsabilità di
deputati e senatori affinché questo disegno di legge venga calendarizzato e
approvato in tempi record. Il Paese ne ha assoluto bisogno". Così il ministro
dell'Ambiente Sergio Costa ha commentato l'approvazione del ddl "Cantiere
Ambiente" nel corso del Cdm di ieri sera, dopo il via libera all'unanimità
della Conferenza delle Regioni. Il provvedimento, voluto fortemente dal
ministro Costa, consentirà di spendere i 6,5 miliardi di euro che costituiscono
il Piano del governo contro il dissesto, ridurre la burocrazia, semplificare i
passaggi amministrativi, anticipare i fondi per la progettazione, affiancare le
regioni, programmare cicli di interventi per la messa in sicurezza del
territorio. Altra novità prevista dal "Cantiere Ambiente" è che il
Ministero potrà anticipare il 30% dei fondi alle Regioni per gli interventi
programmati, con risorse anche per la progettazione, fino a 135 milioni di euro.
Inoltre nasce una specifica segreteria tecnica per seguire la realizzazione
delle opere e viene istituita una nuova figura professionale: il "green
manager", dirigente o funzionario, che dovrà assicurare l'attuazione delle
politiche ambientali, con riferimento a piani di mobilità sostenibili,
efficientamento energetico nelle pubbliche amministrazioni, riduzione degli
imballaggi, raccolta differenziata dei rifiuti.
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