
Per le vacche da latte (allevamenti di qualità) i capi
accertati sono 1.082.393 per un importo unitario in euro di 78, 11; per le
vacche da latte di allevamenti di qualità in zone montane (159.481 capi) è di
68,88: per le bufale da latte (89.495) 44,24; per le vacche nutrici da carne e
a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro
anagrafico(295.412) è di 124,66; per le vacche a duplice attitudine iscritte
nei libri genealogici o registro anagrafico e inserite nei piani selettivi
(99.691) è di 23,46; per le vacche nutrici non iscritte nei libri o nel
registro anagrafico e appartenenti ad allevamenti non iscritti come allevamenti
da latte (97.775) l’importo è di 80,58.
Per i capi bovini macellati tra i 12 e 24 mesi allevati per
almeno 6 mesi l’importo è di 42,35, per quelli allevati per almeno 12 mesi, per
6 mesi ma aderenti a sistemi di qualità, per almeno sei mesi e aderenti a
sistemi di etichettatura, allevati per sei mesi e certificati l’importo sale a
60,16.
Alle agnelle da rimonta è riconosciuto un premio di 25,94 ai
capi ovini e caprini macellati di 5,38.
Per le misure di superficie il premio specifico alla soia è
di 66,39, per le proteaginose di 49,48, al frumento duro di 75,67, alle
leguminose da granella e erbai annuali di leguminose di 24,83. Al riso come
aiuto accoppiato vanno 101,71, alle barbabietole da zucchero 486,90, al
pomodoro da industria 189,21.
Per le superfici olivicole l’aiuto è fissato in 89,20, alle
superfici olivicole con una pendenza superiore 7,5% vanno 112,29 e 128,17 a
quelle che aderiscono a sistemi di qualità.
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