
Per l’agricoltura, che era rimasta praticamente tagliata
fuori dalla manovra economica 2019, si prospetta un autunno infuocato: tanti,
infatti, sono i temi che, già in queste ore, stanno animando il dibattito e
che, sicuramente, verranno riproposti nelle varie commissioni parlamentari.
Nessun taglio sul gasolio agricolo, per ora
Tra i punti fermi della prossima Legge di Bilancio, ci sarà
il taglio di tutte quelle agevolazioni fiscali e quegli incentivi che portano
danni all’ambiente. Secondo quanto ventilato dalla prima ora, tra questi
sembravano potessero essere a rischio le diverse agevolazioni relative al
gasolio agricolo, in particolare per quanto riguarda l’IVA, oggi determinata
con l’aliquota del 10%.
Tale ipotesi, come facile intuire, aveva gettato nel panico
gli agricoltori e pronte erano state le reazioni da parte degli operatori del
settore.
Per il momento, però, tutto dovrebbe risolversi a tarallucci
e vino. In più occasioni, infatti, tanto il premier Conte quanto il Ministro
dell’Agricoltura Bellanova hanno rassicurato che le agevolazioni sul gasolio
agricolo non saranno toccate, tanto più in una fase, come quella attuale, di
rincaro del petrolio.
Green New Deal per un’agricoltura sostenibile
Nella prossima Legge Finanziaria è facile prevedere
un’ondata di nuovi incentivi per le aziende che investiranno su coltivazioni
biologiche ed energie rinnovabili.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiesto agli
agricoltori di partecipare ad un Green New Deal, investendo sulla produzione di
energia verde e sul biometano agricolo, che potrebbero rappresentare il futuro
del settore.
Non è oggi facile prevedere come saranno quantificate tali
agevolazioni, ma, vista la forte spinta dell’opinione pubblica verso una sempre
maggiore attenzione alla tutela ambientale, potrebbero anche essere significative.
Tra gli obiettivi sull’agenda dell’Esecutivo ci sono anche
la lotta al consumo del suolo e la valorizzazione delle diversità territoriali,
i quali potranno essere perseguiti anche tramite una rimodulazione della futura
PAC che dovrà valorizzare anche la qualità dell’attività e non la mera
superficie. Ma, su questo tema, saranno decisivi gli esiti delle trattative a
Bruxelles.
Etichettatura e Made in Italy
Due temi centrali per il futuro dell’agricoltura sono quelli
legati all’etichettatura e alla tutela del Made in Italy nel mondo.
Stando alle prime dichiarazioni rilasciate dai membri del
Governo, tali materie potrebbero trovare disciplina già nella prossima Legge di
Bilancio. Le etichette dovranno essere trasparenti ed indicare l’origine degli
alimenti per incentivare scelte di acquisto consapevoli da parte dei
consumatori; a livello internazionale, invece, tracciabilità, sicurezza e
qualità dovranno essere i caratteri distintivi del prodotto italiano.
Scampato l’aumento IVA, si pensa alla rimodulazione
Nella nota di aggiornamento al DEF del 30 settembre è
prevista la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sull’IVA per il 2020
e la loro riduzione per il successivo biennio 2021-2022.
Però, per il prossimo anno, non sono escluse novità in
materia di imposta di valore aggiunto. Infatti, è in questi giorni oggetto di
valutazione la possibilità di una rimodulazione delle aliquote per alcuni
prodotti, allo scopo di ridurre l’incidenza dell’imposta su talune categorie di
prodotti.
L’esempio fatto da Giuseppe Conte riguarda la possibilità di
ridurre l’IVA sulle bollette, ma tra i prodotti che potrebbero essere oggetto
di revisione sono stati ipotizzati anche beni di prima necessità come pane,
latte e frutta, la cui aliquota IVA potrebbe essere anche ridotta fino all’1%.
In tal caso, pare evidente quale e quanto potrebbe essere l’impatto di misure
del genere sull’intero settore agricolo.
Insomma, tanto bolle in pentola: ora non resta di vedere
quali saranno gli sviluppi che si produrranno nelle stanze del Parlamento nel
lungo cammino di formazione della Legge di Bilancio.
Fonte: Consulenza Agricola
Link: https://consulenzaagricola.it/circolari/fiscale/11822-approvato-il-def-tante-le-sfide-da-vincere-per-l-agricoltura-in-vista-della-legge-di-bilancio
Nessun commento:
Posta un commento