
La conseguenza di questo sbilancio commerciale con l’estero
è che, dopo il sorpasso nei volumi registrato nei mesi scorsi, nel periodo in
esame si è avuto per la prima volta un saldo della bilancia commerciale
negativo per 12 milioni di €.
Sul fronte export in volume leggero incremento degli ortaggi
(1,5%) e più sostanziale della frutta fresca (10%) e della frutta secca (15%);
in calo gli agrumi (-11,3%). Quanto al fatturato crescono gli ortaggi (1,7%) e
la frutta secca (3%) e calano gli agrumi (-7,5%) e la frutta fresca (-7,7%).
Sul fronte import in volume incremento deciso per gli
ortaggi (4,7%), la frutta fresca (6,8%), la frutta secca (19,2%) e gli agrumi
(1,2%), segno negativo per la frutta tropicale (-6%). In termini di fatturato
crescono gli ortaggi (32,2%), la frutta fresca (0,8%), la frutta secca (20,7%)
e la frutta tropicale (5,4%) mentre calano gli agrumi (-17,3%).
Marco Salvi, presidente nazionale Fruitimprese: “Dopo tanti
segnali di peggioramento della situazione, abbiamo toccato un altro record
negativo. Per la prima volta il saldo della bilancia commerciale dell’ortofrutta italiana va in negativo per
12 milioni, non era mai successo. L’anno scorso c’era stato il sorpasso
dell’import come quantità, adesso anche a valore. Da un anno all’altro abbiamo
perso quasi 400 milioni di euro. La situazione è davvero molto preoccupante,
perché si aggiunge alle altre emergenze del settore dopo quella dei danni da
cimice asiatica e delle altre problematiche fitosanitarie che stanno colpendo
le nostre produzioni più tipiche. Tutti temi su cui ci confronteremo col
ministro Teresa Bellanova lunedì mattina 21 ottobre in Prefettura a Ferrara in
un incontro cui sono stati invitate le confederazioni agricole, le associazioni
delle imprese e la Regione nella persona dell’assessore Simona Caselli”.
“Sarà un’occasione importante per invitare la ministra a
convocare con la massima urgenza il Tavolo ortofrutticolo nazionale, impegno
che la ministra stessa ha preso recentemente riguardo a
tutte le filiere dell’agroalimentare. E’ necessario – a
fronte di questi ultimi dati sull’interscambio commerciale – affrontare immediatamente e con risolutezza
la questione annosa dell’apertura dei nuovi mercati per il nostro export”
“Confidiamo nel ministro Teresa Bellanova – conclude Salvi –
che ha posto il tema dell’internazionalizzazione ai primi posti del suo
programma, perché il nostro Governo affianchi gli sforzi delle imprese
nell’azione politico-diplomatica per aprire alle nostre produzioni di qualità
come mele, pere, kiwi, uva da tavola, agrumi i mercati lontani (Cina, Asia, Sudafrica, Messico) dove i
nostri prodotti sono richiesti e apprezzati
ma mancano i protocolli fitosanitari e gli accordi bilaterali. Se non si
invertirà la rotta, la conseguenza sarà una drastica riduzione delle superfici
produttive con un impatto negativo sui
bilanci delle imprese, sul sistema ortofrutta Italia e soprattutto sui livelli
occupazionali in particolare al Sud, dove è prevalente la componente femminile
della manodopera”.
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