Arriva un centro d'eccellenza che vede far squadra
l'agricoltura con l'industria birraria per la promozione della cultura della
qualità e della sostenibilità in ambito agricolo e cerealicolo.
Dalla collaborazione tra Birra Peroni e Crea, il Consiglio
per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, nasce oggi a
Roma Campus Peroni, una nuova realtà per la formazione e l'innovazione sui due
pilastri della qualità Peroni: la coltivazione sostenibile dell'orzo distico da
birra e il malto 100% Italiano, ingrediente principale della birra nata nel
1846. Un'opportunità di formazione e innovazione per gli studenti di Agraria di
Firenze, Perugia, Teramo e università della Tuscia, e per i 1.500 agricoltori
della filiera Peroni, ad oggi al lavoro su circa 17.000 ettari di campi
coltivati ad orzo tra Umbria, Lazio, Toscana, Molise, Abruzzo, Friuli V.G.,
Marche, Campania e Puglia.
"Oggi è una giornata felice, il progetto del Campus è
esemplare perché ricalca nei suoi obiettivi un modello virtuoso di scambio tra
ricerca, formazione e produzione - ha detto il Sottosegretario alle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali Alessandra Pesce - e ha le stesse parole
chiave dell'azione di governo: tracciabilità, nuove generazioni, qualità e 100%
italiano. È il modello che ci consente di guardare con fiducia
all'agroalimentare del futuro. Questa iniziativa si pone come strumento per la
valorizzazione dell'intera filiera nazionale, sostenendo il miglioramento
qualitativo dell'orzo e del luppolo italiano, evitando la loro importazione e
garantendo il massimo della trasparenza per i nostri consumatori, sempre più
attenti alla provenienza delle materie prime e alla qualità del prodotto. Il
nostro lavoro va in questa direzione. Vogliamo creare le condizioni per
facilitare progetti di questo tenore per gli evidenti risvolti ambientali,
sociali ed economici per la nostra agricoltura", ha detto infine il
Sottosegretario. (ANSA).
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