Soddisfatte le esigenze di tutte le parti sociali: aumenti
salariali, più flessibilità nell’orario di lavoro e regole sulla rappresentanza
Un’intesa equilibrata e responsabile, che arriva dopo mesi
di confronto serrato e difficile. Così Cia-Agricoltori Italiani commenta
l’accordo di rinnovo, sottoscritto questa notte da tutte le parti sociali, del
Contratto nazionale di lavoro degli operai agricoli e florovivaisti per il
quadriennio 2018-2021, scaduto il 31 dicembre 2017.
L’intesa raggiunta sul CCNL, che riguarda circa 200 mila
imprese e più di un milione di lavoratori, tiene conto delle esigenze delle
parti in un’ottica di sviluppo complessivo e strategico del settore -sottolinea
Cia- ma anche nella consapevolezza che lo strumento contrattuale deve essere
sempre più improntato alla modernità del mondo del lavoro e delle relazioni
sindacali.
In particolare, il contratto prevede rilevanti novità che
vanno verso una maggiore flessibilità dell’orario di lavoro, demandata alla
contrattazione provinciale, e l’aumento delle causali previste per le
interruzioni, molto frequenti in agricoltura, che consentono una più adeguata
organizzazione del processo produttivo, esigenza prioritaria delle aziende
agricole. Inoltre è stata introdotta la possibilità, per le aziende o i gruppi
aziendali localizzati in più province, di applicare un unico contratto,
semplificando di fatto la gestione della manodopera impiegata.
Gli aumenti retributivi stabiliti nell’accordo sono previsti
nella misura dell’1,7% da luglio 2018, a cui si aggiunge un ulteriore 1,2% da
aprile 2019.
Il nuovo CCNL è positivo anche per l’accordo specifico sia
sulle relazioni sindacali, che serve a misurare il reale grado di
rappresentatività delle organizzazioni agricole, sia sulla figura del
responsabile della sicurezza territoriale.
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