
“Le guerre commerciali, a colpi di dazi e contromisure di
ritorsione, non hanno mai vincitori e non giovano alle imprese. Non dobbiamo
dimenticare che la UE è leader mondiale per l’export agroalimentare”, ha
proseguito Giansanti.
Per il presidente di Confagricoltura il problema urgente che
si pone è quello della reciprocità e della diversità delle regole di
produzione. “Non possiamo - ha spiegato
- continuare ad aprire i nostri mercati a prodotti ottenuti con sistemi diversi
da quelli imposti agli agricoltori dell’Unione Europea in termini di sicurezza
alimentare, tutela del lavoro e sostenibilità ambientale. E’ una questione di
leale competizione tra le imprese e trasparenza nei riguardi dei consumatori”.
Il presidente di Confagricoltura ha così concluso: “Sulla
base di queste esigenze auspichiamo la fine delle “guerre commerciali” e la
ripresa delle trattative in sede multilaterale, per discutere su come rivedere
un processo di globalizzazione che è avanzato senza un adeguato sistema di
regole”.
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